martedì 27 dicembre 2005

17a giornata: Saragozza 3-2 Athletic.

Perdere 3-2 quando si è in vantaggio 2-0, peraltro in trasferta, è roba da chiodi. Non ho altri commenti, vi sottolineo solo che siamo tornati in zona ultra-pericolosa. Speriamo che il 2006 ci riservi ben altre soddisfazioni, a partire dal match di Copa del Rey contro le merdengues del Real Madrid del 3 gennaio, dove dovrebbe esordire Aduriz. Questo blog va in pausa per qualche giorno. Buon Natale (in ritardo) e felice anno nuovo!

giovedì 22 dicembre 2005

Tra poco Saragozza-Athletic.

Anche in Spagna, come da noi, si gioca stasera il turno pre-natalizio. I biancorossi di Javier "el Rubio" (il biondo) Clemente sono di scena alla "Romareda" di Saragozza, campo che nelle ultime stagioni è stato particolarmente favorevole ai bilbaini, che non perdono in Aragona dalla stagione 1998-99. La scorsa stagione l'Athletic conseguì in casa dei biancoazzuri un 2-0 storico, perchè in quell'occasione Santi Ezquerro siglò la rete numero 4.000 in Liga per il club basco. Clemente è stato come al solito molto avaro di informazioni sull'undici che schiererà stasera, e per certo sappiamo solo che non saranno del match Tiko (naso rotto), Guerrero (soffre di un risentimento muscolare e il tecnico non vuole rischiarlo prima della pausa) e Javi Gonzalez, lasciato fuori per scelta tecnica; al posto loro entrano Llorente, Tarantino e, per la prima volta sotto Clemente, Felipe. La probabile formazione dovrebbe vedere Aranzubia in porta, una difesa a quattro con Casas, Lacruz, Prieto ed Exposito, la classica linea a tre di trequartisti con Dañobeitia, Yeste ed Etxeberria e Urzaiz di punta. Nel Saragozza, undicesimo in classifica con 18 punti e abbonato al pareggio (ben nove le x ottenute dagli aragonesi), occhio all'ex madridista Savio, ai fratelli Gabriel e Diego (ex Genoa) Milito, ad Ewerthon, goleador del Borussia Dortmund fino allo scorso anno, e al giovane talento Zapater. Fischio d'inizio alle 20, arbitra Ramirez Dominguez.

martedì 20 dicembre 2005

Athletic-Betis.

Qui il servizio di CanalBizkaia.

Mikel Dañobeitia Martín.

Nato a Barakaldo (Bizkaia) il 5/03/1986. Trequartista o seconda punta, 1,78 m per 74 kg, si sta imponendo sempre più all'attenzione generale per la qualità delle sue prestazioni in questa prima parte di campionato. Brevilineo, veloce nei movimenti e imprendibile sullo scatto breve, fa del fisico leggero e agile la sua arma migliore; a tutto ciò unisce una buonissima tecnica di base (vedere per credere il gol di sabato al Betis) e una insospettabile bravura in acrobazia. Si è rivelato nel doppio confronto di Intertoto con il Cluj lo scorso luglio, confermandosi poi nel Bilbao B con 5 reti in 11 gare; Mendilibar lo ha portato in prima squadra, Clemente ha creduto in lui e ha iniziato a proporlo titolare, venendo ripagato con ottime prestazioni culminate col più volte citato eurogol contro il Betis. Tatticamente può essere impiegato sia come trequartista che come seconda punta, due ruoli che ne esaltano le doti di fantasia e velocità. E' giovanissimo e deve ancora maturare molto, tuttavia ha già dimostrato di poter stare benissimo in Prima divisione. L'arrivo di Aduriz potrebbe ridimensionarlo, ma se non si perde per strada può diventare una delle colonne dell'Athletic del futuro.

E' solo Football Manager, però...

Il mio Athletic ha battuto in finale di UEFA la Roma per 3-1. Magari queste cose succedessero anche nella realtà!

lunedì 19 dicembre 2005

Aduriz è un Leone.

L'Athletic ha da ieri un nuovo giocatore: è Aritz Aduriz, attaccante di 24 anni, presentato ufficialmente domenica con una conferenza stampa e le foto di rito sul campo. Un acquisto da me auspicato in tempi non sospetti. Da quando Santi Ezquerro è andato al Barcellona, infatti, ai bilbaini mancava un attaccante di movimento, rapido nel breve e fantasioso come Aduriz, che per le sue caratteristiche tecniche è quel contropiedista che non avevamo in rosa. Adesso il parco attaccanti dell'Athletic è finalmente completo: c'è il puntero insuperabile di testa (Urzaiz), il centravanti che gioca spalle alla porta e crea spazi invitanti (Llorente), la seconda punta agile e col senso del gol (Aduriz) ed infine il giovane attaccante smanioso di mettersi in mostra (Dañobeitia). L'unico errore, come peraltro ho già scritto, sarebbe caricare sulle spalle dell'ultimo arrivato troppe aspettative. Aduriz va preso per quello che è: un buon giocatore, dotato di un certo fiuto per la rete, ma non certo un fenomeno, o almeno non ancora. Speriamo che faccia bene nella squadra per cui tifa e a cui non ha smesso di pensare nemmeno quando è stato scaricato, due anni e mezzo fa; proprio il ritorno di Aduriz è un atto di accusa verso le precedenti gestioni, che si sono fatte scappare troppi giocatori a parametro zero che adesso la dirigenza è costretta a pagare milioni di euro (2,8 nel caso di Arirz). Sono errori gravissimi che nel futuro non dovranno più essere commessi.

16a giornata: Athletic 2-0 Betis.

Athletic: Aranzubia; Iraola, Lacruz, Prieto, Casas; Orbaiz, Gurpegui; Etxeberria, Yeste (78' Tiko), Dañobeitia (68' Expósito); Urzaiz (60' Guerrero).
Betis: Doblas; Melli, Juanito, Rivas (46' Dani), Luis Fernández (46' Xisco); Varela, Assuncao (75' Fernando), Rivera, Oscar López; Joaquín, Edú.
Reti: 21' Urzaiz, 29' Dañobeitia.
Arbitro: Muñiz Fernández (Colegio Asturiano).
Note: espulso Oscar López (B) all'80' per gioco pericoloso.

Il vecchio e il giovane, Urzaiz e Dañobeitia, sono le due facce della stessa medaglia: il ritrono alla vittoria casalinga dopo un'astinenza lunghissima, quasi intollerabile. Vedere quel 2-0 impresso sul Televideo mi ha fatto schizzare in alto e non ce l'ho fatta a trattenere un urlo liberatorio, anche se erano le 2 di notte passate. Insomma, chi se ne frega, era una vita che i Leoni non facevano 3 punti al San Mamés e sono riusciti ad ottenerli nello scontro più importante. In palio, infatti, non c'era solo la vittoria in uno scontro-salvezza ad alta tensione, ma bisognava anche vendicare l'eliminazione ai rigori proprio contro il Betis nella Copa dell'anno scorso, dopo due gare in cui l'Athletic giocò meglio degli andalusi. Sabato notte è filato tutto liscio: la squadra ha ingranato, ha imposto il suo gioco da subito e non si è abbattuta dopo un clamoroso palo a portiere battuto colto da Yeste al 5'. I biancorossi hanno rischiato di subire lo 0-1 da Joaquin, che però ha clamorosamente sparato alto da due passi, ma dopo questo brivido non c'è stata più partita. Isma ha siglato con un classico cabezazo di potenza il suo primo gol stagionale, imitato qualche minuto più tardi da Dañobeitia, 19 anni, che ha realizzato la sua prima rete in Liga in modo meraviglioso: dribbling su Rivas, dribbling su Melli, gran destro da fuori, palo interno e gol. Nella ripresa il Betis ha inserito un'altra punta, Dani, ma Serra Ferrer non ha ottenuto da questa mossa gli effetti desiderati, anche perchè in difesa c'era un Prieto in serata di grazia. L'Athletic non è più in zona retrocessione, ha ritrovato un gioco e anche i gol degli attaccanti: adesso arriva il difficile, bisogna confermarsi, ma per il momento possiamo solo essere grati a Clemente per ciò che è riuscito a fare finora.

domenica 18 dicembre 2005

Stasera Athletic-Betis.

E' quasi una partita da ultima spiaggia quella che andrà in scena alle 20 al San Mamés di Bilbao. Athletic e Betis, infatti, sono ultime in classifica con 12 punti e non possono permettersi ulteriori passi falsi dopo quelli che le hanno portate ad essere le sorprese in negativo di questo girone di andata. Clamorosa è stata l'involuzione degli andalusi, che non sono riusciti a reggere il doppio fronte Champion's-Liga e rischiano di ripetere la brutta storia del Celta Vigo di due anni fa, passato nel giro di una sola stagione dalla ribalta europea più prestigiosa alla retrocessione in Segunda. Agli uomini di Serra Ferrer, privi anche stasera dell'infortunato bomber Olivera, potrebbe andare bene anche il pari, mentre i biancorossi hanno un solo obiettivo possibile: la vittoria. Quella vittoria che a Bilbao manca da ben quattro mesi, ovvero dal 3-0 alla Real Sociedad del 27 agosto scorso, e la cui latitanza ha dato vita al peggior ruolino casalingo della storia del club. L'atmosfera straordinaria del San Mamés, notoriamente l'arma in più dei biancorossi, rischia di diventare un freno psicologico terribile per una squadra dall'età media bassissima, e non per nulla stasera Clemente si affiderà all'esperienza di Isma Urzaiz, ancora a caccia del primo gol stagionale, del "Gallo" Etxeberria e di Yeste, che taglieranno il traguardo rispettivamente delle 400 e 200 presenze ufficiali con la camiseta rojiblanca. La formazione che scenderà in campo dovrebbe essere questa (schema 4-2-3-1): Aranzubia; Casas, Prieto, Murillo (Lacruz), Iraola; Gurpegi, Orbaiz; Etxeberría, Yeste, Dañobeitia; Urzaiz. Segnalo con piacere il ritorno di Guerrero tra i convocati: la stima di Clemente per lui è evidente, tanto che non ha aspettato troppo per riportarlo nel gruppo dopo l'infortunio muscolare di cui il Capitano era stato vittima la scorsa settimana. Speriamo di vederlo in campo stasera, magari per ritagliarsi un ruolo da protagonista in questa partita fondamentale per il prosieguo del campionato.

mercoledì 14 dicembre 2005

Arriba Aritz!

Manca solo la firma ma ormai è praticamente ufficiale: Aritz Aduriz torna all'Athletic con un contratto fino al 2011. Il capocannoniere del Valladolid, lasciato libero da Valverde e dal ds Zubizarreta tre anni orsono, è stato riacquistato per 2,8 milioni di euro ed entrerà a far parte della rosa bilbaina da gennaio, alla riapertura invernale del mercato. Cosa penso di questo tesseramento? In primo luogo che siamo dei coglioni, perchè ci ricompriamo a caro prezzo quello che era nostro (cosa che potrebbe riaccadere con Aitor Ocio). In seconda battuta, sono felice per il ritorno di un attaccante prolifico, generoso e con quelle caratteristiche di velocità, bravura in contropiede e fantasia che ci mancavano dopo la partenza di Santi Ezquerro. Adesso dobbiamo solo vedere se Aduriz riuscirà a risolvere i problemi offensivi biancorossi oppure se, più realisticamente, potrà dare qualche variante tattica in più a Clemente, visto che, a parer mio, le difficoltà nell'andare in gol sono da ricercare più nella fase di impostazione che in quella di finalizzazione. In ogni caso, in bocca al lupo, Aritz!

Valencia-Athletic: il servizio di CanalBizkaia.

Buona visione!

15a giornata: Valencia 1-1 Athletic.

Valencia: Cañizares; Miguel, Albiol, Ayala, Moretti; Angulo (64' Mista), Baraja, Fabio Aurelio (75' Kluivert; 85' Hugo Viana), Vicente; Aimar; Villa.
Athletic Bilbao:
Aranzubia; Expósito, Lacruz, Luis Prieto, Gurpegui, Tarantino; Bordas, Orbaiz, Yeste (52' Iraola), Etxeberría (62' Casas); Dañobeitia (69' Llorente).
Reti: 57' Etxeberria, 74' Vicente.
Arbitro: Mejuto González (Comité Asturiano).
Note: espulso Tarantino (A) al 60' per gioco pericoloso.

La stampa spagnola è insorta dopo questa partita: Athletic ultra-difensivista, inguardabile e non meritevole del pari; Clemente, che ha raccolto nella metà delle partite lo stesso numero di punti di Mendilibar, è stato quasi offeso per aver schierato 5 difensori (e non i 4 che anch'io avevo preventivato) su un campo difficilissimo come quello di Valencia, come se pensare prima a non prenderle sia un delitto per una squadra che lotta per non retrocedere. A me poco importano questi discorsi, perchè capisco le difficoltà anche psicologiche dei ragazzi e comprendo appieno la volontà del tecnico di dare più solidità ad un reparto difensivo stra-perforato come quello biancorosso. Bordas ha marcato a uomo Aimar, e quindi? Yeste e Dañobeitia non si sono visti, e allora? Etxebe ha insaccato l'unica palla gol dei Leoni, e per questo dovremmo vergognarci? No, non credo proprio. L'unico rimpianto è aver preso il solito gol da polli (punizione a sorpresa di Fabio Aurelio, assist di Aimar e rete di Vicente a difesa immobile) in una serata di grazia di Aranzubia, ma tant'è. Mi ero augurato almeno un punto e questo è arrivato: possiamo guardare alla sfida salvezza di domenica contro il Betis con un pò di tranquillità in più.

sabato 10 dicembre 2005

Prepartita valenciano.

Stasera alle 20 l'Athletic va al Mestalla a visitare il Valencia di Quique Flores, formazione quinta in classifica a sei lunghezze dal Barcellona capolista. Il tecnico Clemente sembra orientato a riproporre la difesa a 4, mentre nelle ultime due partite aveva utilizzato 5 difensori; questo perchè i valenciani giocano con una sola punta, il prolifico David Villa, supportato dal grande "Pagliaccio" Aimar, uno dei giocatori che preferisco in assoluto nel panorama internazionale. Si torna dunque al classico 4-2-3-1, con Lacruz sacrificato, Prieto e Murillo al centro ed Iraola e Casas sulle fasce; in mediana la coppia Orbaiz-Gurpegi, in avanti Llorente e dietro di lui Yeste a sinistra, Tiko al centro ed Etxeberria a destra. Nota negativa l'assenza di Guerrero, rientrato prima del previsto contro l'Atletico Madrid ma subito ribloccatosi per un sovraccarico muscolare. Obiettivo del giorno: uscire dal Mestalla imbattuti, non importa come, perchè adesso la qualità del gioco è ciò che conta di meno davanti alla prospettiva della retrocessione.

mercoledì 7 dicembre 2005

Le bbbombe di Mosca.


Aritz Aduriz: in settimana è atteso l'annuncio del suo passaggio all'Athletic (As).

Due importanti notizie di mercato giungono in queste ore dalla Bizkaia. La prima riguarda il tanto sospirato ritorno del figliol prodigo Aduriz, allontanato senza tanti complimenti da Bilbao due stagioni e mezzo orsono e pronto ad un ritorno forse neppure sognato, da vero e proprio salvatore della patria basca. Da giorni si sprecano prime pagine di quotidiani sportivi per esaltare questo ragazzo, rivelatosi nel Burgos ed esploso definitivamente con i colori del Real Valladolid, squadra nella quale milita tuttora e con cui ha segnato una tripletta domenica scorsa; il suo arrivo potrebbe portare una ventata di freschezza, ma bisogna stare attenti a non caricare di troppe responsabilità un ragazzo ancora giovane, visto anche che i problemi della squadra risiedono più nella costruzione di azioni che nella finalizzazione vera e propria. In ogni caso, sono davvero curioso di vedere all'opera uno degli attaccanti più promettenti del calcio spagnolo, nonchè di osservare le varianti tattiche che Clemente opererà con larrivo del donostiarro (dando per scontato che il club non paghi 3 milioni di euro per tenerlo in panchina). Una soluzione suggestiva potrebbe essere il 4-1-3-2, con Aranzubia in porta, Iraola, Prieto, Gurpegi e Casas in difesa, Orbaiz regista arretrato e una linea di trequartisti (Etxebe, Yeste e Guerrero?) di supporto a Urzaiz (o Llorente) e Aduriz; da non sottovalutare anche un classico 4-4-2 o un 5-3-2 più difensivo. L'altra "bbbomba di Mosca" rigurda il 27enne difensore del Lorca Iñaki Bea, a cui il club sembra interessato per puntellare il sempre traballante reparto arretrato, in attesa (fosse vero!) di trattare con Aitor Ocio, che può liberarsi a parametro zero dal Siviglia a fine stagione. Confesso apertamente di ignorare chi sia questo Bea, anche perchè ha sempre giocato in categorie monori; sul sito del Lorca sono riuscito a trovare la sua scheda:

Iñaki Bea

Fecha y lugar de nacimiento: 27/6/1978 Amurrio (Álava)

Nacionalidad: Española

184 cm por 82 kg

C'è anche scritto che le qualità principali di Bea sono la sicurezza e l'eleganza. Sarà, tuttavia non credo che l'acquisto di un giocatore, peraltro non più giovanissimo, che ha militato praticamente sempre in Segunda B (la nostra C1) sia la soluzione adatta per risolvere i numerosi problemi della difesa biancorossa.

La scheda di Aduriz.

martedì 6 dicembre 2005

14a giornata: Athletic 1-1 Atletico Madrid.


Falcón e Molinero a terra dopo lo scoppio del petardo (As).


Athletic Club de Bilbao: Aranzubia; Lacruz, Murillo (53' Tiko), Prieto; Iraola, Gurpegui (80' Dañobeitia), Orbaiz, Casas; Etxeberria, Urzaiz (75' Guerrero), Yeste.
Club Atlético de Madrid: Leo Franco (38' Falcón); Valera, García Calvo, Perea, Molinero; Gabi, Zahínos; Maxi, Ibagaza, Petrov; Kezman (87' Mario).
Reti: 12' Kezman, 96' Orbaiz.
Arbitro: González Vázquez (Colegio Gallego).

Un punto arrivato al minuto 96 non può che essere guadagnato, ma per una volta mi devo vergognare degli splendidi tifosi biancorossi. Al 92', con l'Athletic sotto di un gol, Yeste va a calciare un corner; in area sale anche Aranzubia ed è proprio il portierone ad incornare il pallone, spedendolo però di un paio di metri sopra la traversa. Improvvisamente, un petrado esplode dietro la porta di Falcón, entrato al posto dell'infortunato Leo Franco, facendo crollare a terra storditi sia il numero 12 dell'Atletico che il difensore Molinero. L'arbitro sospende il gioco e concede un altro minuto di recupero, al termine del quale Yeste centra dalla destra trovando la deviazione vincente dell'improvvisato ariete Orbaiz, bravo a staccare in mezzo a due avversari ma aiutato nel gol dai riflessi ancora appannati di Falcón. Un brutto episodio giunto a corollario di una partita giocata meglio dall'Athletic, che però non riesce ancora ad orchestrare manovre offensive che non siano confuse e piuttosto campate in aria (tranne due facili occasioni mancate da un Urzaiz lontano dalla forma migliore). Migliorano il possesso palla e, soprattutto, grinta e cuore, ed è proprio qui che si vede la mano esperta di Clemente, sotto la cui guida i biancorossi hanno ritrovato un minimo di carattere e di voglia di lottare. Un mese fa, questa partita l'avremmo persa, con o senza quel petardo vigliacco.