martedì 31 ottobre 2006

Una difesa allegra.


L'Athletic di bianco vestito festeggia il bel gol di Gabilondo (foto Marca).

E' sicuramente un buon punto quello fatto ieri. Come ho già detto, sono riuscito a vedere quasi tutta la partita (grazie a Rojadirecta e a Giangi ed Emi che me l'hanno fatta conoscere), quindi posso tracciare con discreta sicurezza (è arrivato Cannavò ) un bilancio dell'incontro di Pamplona.

I più: Gabilondo mi è piaciuto moltissimo. Volitivo, molto mobile, l'ex giputxi ha fatto una gran partita ed ha confermato le buone indicazioni del match di Coppa con il Mallorca. Più in generale, devo dire che l'Athletic in avanti è stato apprezzabile. Bene Etxebe, autore dell'assist e di un paio di sgroppate interessanti, bene Aduriz che si muove molto e lotta altrettanto, benissimo Yeste che, quando ha voglia di giocare, ha pochi eguali nel suo ruolo in Spagna. Javi Martinez mi ha stupito. A 17 anni ha giocato il suo primo derby da ex con la maturità del veterano. Iraola terzino destro, il suo ruolo, è sempre un piacere da vedere. Bene anche Lafuente, che continuo a considerare un portiere mediocre ma che ieri ci ha salvato più volte nel finale. Infine, mi voglio sbilanciare con una previsione: Beñat diventerà un bel centrocampista. In 10 minuti scarsi mi ha colpito per maturità e qualità. Tenendo conto che avevo previsto un gran futuro a gente come Arriaga, Ibon Gutierrez e Joseba Llorente non so quanto potrò averci azzeccato... Spero quantomeno di non avergli portato sfiga.

I meno: ovviamente i due centrali. Erano partiti bene, ma il gol regalato da Sarriegi a Soldado ha minato le certezze dell'ex Alaves e di Amorebieta. La ripresa li ha visti protagonisti di alcuni episodi degni dei campionati amatoriali, non certo di uno stadio di Primera División... Sono convinto che Amorebieta sia, in prospettiva, un ottimo centrale, ma ha bisogno di un compagno di ben altra caratura. Sarriegi è scarso tecnicamente, non è velocissimo e ha dimostrato più volte di non avere un gran senso della posizione. Forse, accanto ad un buon centrale che comandi la difesa, potrebbe essere un discreto marcatore, ma in ogni caso non si sta esprimendo bene. Quando ho visto il replay del gol ho rimpianto Lacruz e quasi (sottolineo il quasi) Superpippa Karanka, un uomo che non potevo vedere. Ripeto che Amorebieta ha i numeri per diventare un bel centrale, ma chiunque abbia giocato in difesa sa quanto è importante sentirsi sicuri col proprio compagno di reparto, e non mi sembra che questo sia il caso di Nando. Forse Ustaritz-Amorebieta potrebbe essere la scelta migliore, visto che i due hanno caratteristiche complementari. A questo punto resta da sciogliere il nodo del terzino sinistro: ieri in quella posizione ha giocato Exposito, ma serve ben altro. Garrido della Real Sociedad potrebbe essere un'alternativa, altrimenti non ci resta che sperare che Del Horno faccia tanta panchina a Valencia e decida di tornare come il figliol prodigo...

Concludo segnalandovi che qui potete vedere i gol di Osasuna-Athletic.

lunedì 30 ottobre 2006

8a giornata: Osasuna 1-1 Athletic.

Ho seguito la partita in streaming (solo dal 12', scusate il "buco" iniziale) e mi sono divertito a scrivere la cronaca in diretta come fanno sui giornali online, spero che apprezzerete!

Formazioni
Osasuna: Ricardo; Javier Flaño, Cuéllar, Josetxo, Corrales; Valdo, Puñal, Raúl García, Delporte (78' Juanlu); Milosevic (68' David López), Webó (46' Soldado).
Athletic: Lafuente; Iraola, Sarriegi, Amorebieta, Expósito; Javi Martínez, Murillo; Etxeberria (74' Dañobeitia), Yeste (84' Beñat), Gabilondo; Aduriz (71' Urzaiz).
Arbitro: Daudén Ibáñez (Colegio aragonés).

Primo tempo
15' Webo di testa su corner, palla alta
17' tiro di Javi Martinez da fuori, troppo centrale, Ricardo blocca senza problemi
Meglio l'Osasuna nel primo quarto d'ora di gioco
28' Gabilondo sfiora il gol, sinistro a giro che fa la barba al palo
Dal 20' si sta vedendo un buon Athletic
Gabilondo c'è, è nel vivo del gioco e non ci pensa due volte a tirare
E infatti gooooool di Gabilondo al 29' (meritato per quanto visto)
Il gol: azione avvolgente dell'Athletic, da Yeste a Etxebe, cross dalla destra per Gabilondo che chiama palla, si inserisce e di testa spiazza il portiere
30' occasione per Yeste, punizione parata (forse la palla era dentro)
Athletic padrone del campo dopo il gol
35' Raul Garcia di testa su angolo, palla alta di poco
I biancorossi pressano e l'Osasuna in difesa soffre moltissimo
44' Durissimo intervento su Aduriz di Cuellar, ammonito
Il primo tempo finisce 1-0 per l'Athletic. Osasuna meglio all'inizio ma senza tirare pericolosamente, l'Athletic cresce dopo il 20', pressa alto, sfiora il gol con Gabilondo e infine lo trova proprio con il numero 11. I biancorossi legittimano il vantaggio sfiorando in un paio di occasioni il 2-0. Risultato per ora giusto.

Secondo tempo
L'Osasuna fa la partita, l'Athletic gioca in contropiede
51' scende Etxebe, cross, angolo. Sul corner di Yeste, la palla arriva a Murillo anticipato di un soffio. Altro calcio d'angolo, Aduriz in anticipo manda di poco alto
54' pareggia l'Osasuna con Soldado, ma solito pasticcio della difesa bilbaina: Amorebieta fa crossare basso il suo uomo, Sarriegi sgraziato tocca la palla e la mette sui piedi di Soldado che segna senza problemi l'1-1
L'Osasuna dopo il gol ci crede, l'Athletic stenta a ritrovare le buone geometrie del primo tempo
65' Corrales stende Etxebe, si accende una scaramuccia tra i due, giallo al difensore dell'Osasuna
67' cade male Aduriz dopo un colpo di testa a centrocampo, forse si prospetta un cambio
68' Aduriz rientra tra i fischi dello stadio
L'Athletic in difesa è inguardabile
Urgono dei cambi in casa biancorossa: Yeste ed Aduriz, per esempio, non vedono palla da minuti
71' dentro Urzaiz per Aduriz
74' Dañobeitia sostituisce Etxebe
Squadre stanche, poche azioni degne di nota
76' numero clamoroso di Gabilondo, che salta la difesa avversaria con un pallonetto, riesce a superare con un tunnel il portiere Ricardo ma si vede respingere il tiro sulla linea da Corrales; Dañobeitia si dispera perchè era solissimo sul secondo palo
L'Athletic adesso sembra avere qualcosa in più
Certi disimpegni della difesa biancorossa sono imbarazzanti
81' ancora leggerezza difensiva dell'Athletic, miracolo di Lafuente che tocca in corner su tiro di Diego Lopez
Come non detto: Osasuna che schiaccia i biancorossi nella loro area
84' esce Yeste, stremato, fa il suo esordio in Primera Beñat
86' miracolo numero due di Lafuente su un tentativo di autorete
Beñat sembra avere buona personalità, chiama palla e non ha paura di gestirla
91' terza paratona di Lafuente a tu per tu con Soldado (incredibile il contropiede preso dai biancorossi al 1' di recupero)
Athletic sparito dal campo in questa ripresa
Finisce con l'Osasuna in attacco, forse avrebbe meritato il gol

Commento
Pareggio giusto, un tempo, un gol e un punto a testa per Athletic e Osasuna. Meglio i bilbaini nel primo tempo: con Yeste ispirato e Gabilondo in grande spolvero, i biancorossi crescono dopo un inizio difficile e legittimano un'evidente superiorità grazie al gol del numero 11, perfettamente imbeccato a centroarea da Etxeberria. L'Athletic avrebbe un paio di occasioni per raddoppiare ma non le sfrutta. Ziganda carica i suoi e alla ripresa l'Osasuna sembra più in palla, tuttavia rischia di capitolare grazie ad un bel numero di Aduriz in apertura. Gol sbagliato, gol subito e sul ribaltamento di fronte i padroni di casa pareggiano (regalo di Sarriegi). La partita si sgonfia, le squadre sembrano stanche e appagate ma l'ultimo quarto d'ora è pirotecnico. Prima Gabilondo si vede respingere sulla linea da Corrales un tocco destinato al gol, quindi Lafuente si erge a gran protagonista del derby sventando tre nitide occasioni navarre. L'Athletic, rimasto negli spogliatoi dopo l'intervallo, riesce a portare a Bilbao un punto tutto sommato meritato, anche se la prestazione difensiva è stata degna della Terza Categoria. Il problema è tutto qui: ogni volta che la palla arriva in area biancorossa, si ha l'impressione che possa succedere qualche guaio. Chi ha comprato Sarriegi dovrebbe essere fustigato in pubblica piazza, ma anche Amorebieta ha deluso nel ruolo che predilige, quello di centrale. L'Osasuna non segnava da sei partite, era logico che fossimo noi a restituire certezze ai cugini. In ogni caso, l'ex "Sadar" di Pamplona si conferma uno stadio amico per l'Athletic, che qui ha perso solo una volta negli ultimi sette incontri disputati.

sabato 28 ottobre 2006

Kuko.

Domani al "Reyno de Navarra", nuovo nome dello stadio El Sadar di Pamplona, si gioca Osasuna-Athletic. Il derby basco quest'anno ha un motivo d'interesse in più: la presenza di José Angel Ziganda, indimenticabile bomber biancorosso degli anni '90 ed attuale mister dei navarri.
Tanto per capirci, Kuko era uno che faceva gol così:



Con l'Athletic ha segnato 90 reti in 291 partite, regalando tante emozioni ai suoi tifosi. Domani siederà in panchina accanto al suo secondo Jon Andoni Goikoetxea, altra ex gloria biancorossa (ma soprattutto blaugrana, visto che con il Barcellona vinse 4 campionati e la Coppa dei Campioni).
L'emozione sarà ovviamente molta, speriamo che il buon Kuko abbia pietà di noi e ci regali un po' di punti...

Sarà una partita particolare anche per Javi Martinéz, acquistato quest'estate dall'Osasuna B, il cui tecnico era proprio Ziganda. Tanti intrecci, insomma, per un derby davvero particolare.

venerdì 27 ottobre 2006

A Donostia si cambia.

La Real Sociedad, ultima in classifica con 2 punti su 7 gare (uno dei quali fatto con noi...), ha esonerato Josè Maria Bakero. Al suo posto arriva Lotina, allenatore del miracoloso Celta di quattro anni fa che si qualificò per la Champion's ed in seguito dell'Espanyol, vincitore dell'ultima Coppa del Re. Inutile dire che io avrei visto benissimo Lotina, che tra l'altro è basco, sulla panchina dell'Athletic, e mi sembra doveroso sottolineare come il mister fosse libero quando Lamikiz ha esonerato Clemente. Ma volete mettere lottare per la salvezza con un allenatore senza esperienza rispetto a tentare la qualificazione alle coppe europee e l'assalto alla Copa? Non c'è paragone, il brivido che dà la paura di retrocedere è incomparabile. Bocca mia taci prima di inziare a bestemmiare...

Altra news: Amorebieta potrebbe esordire a breve con la nazionale del Venezuela. Il giovane difensore, infatti, ha la doppia nazionalità in quanto è nato a Cantaura, cittadina del paese sudamericano dove il padre si era momentaneamente stabilito per lavoro. Sembra che la convocazione sia imminente, poi starà al ragazzo (che ha giocato nell'Under 21 spagnola) decidere se accettare o se aspettare ancora, con la speranza di una chiamata della Spagna. Sembra che ad Amorebieta non dispiaccia l'idea di vestire la casacca del Venezuela, visto che già nel 2007 potrebbe partecipare alla Coppa America. In caso di risposta positiva, sarebbe il primo calciatore dell'Athletic a giocare con una rappresentativa extraeuropea (As scrive che sarebbe il primo a difendere colori diversi da quelli della Spagna, ma si dimentica del basco francese Bixente Lizarazu).
Anche Iturriaga, giovane mediano nato in Messico per le stesse ragioni di Amorebieta, viene seguito da osservatori della nazionale centroamericana.
Un Athletic tutto basco ma anche multietnico: l'idea mi sembra carina.

giovedì 26 ottobre 2006

Inauguro la sezione Video...

...con questo filmato. La Catedral saluta il suo Capitano e uno dei suoi figli prediletti: Julen Guerrero. Alzate il volume e rabbrividite.

Athletic 1-1 Mallorca.

Athletic Club: Lafuente; Iraola, Sarriegi, Amorebieta, Casas; Murillo, Iturriaga (74' Javi Martínez); Etxeberria (65' Dañobeitia), Yeste, Gabilondo; Aduriz (65' Urzaiz).
Real Mallorca: Moyá: Héctor, Ballesteros, Ramis, Dorado (74' Navarro); Kome (61' Jonás), Pereyra (68' Basinas), Jordi López, Jankovic; Víctor; Maxi López.
Reti: 13' Gabilondo, 51' Maxi Lopez.
Arbitro: Teixeira Vitienes (Comité Cántabro).

Oggi il Mundo Deportivo titola "Una pena", e come dargli torto... L'Athletic si complica subito la vita in Coppa del Re pareggiando con il Maiorca in un San Mamès pieno solo per metà, evento quasi incredibile per il club biancorosso. Ma i nostri leoni, oltre a fare schifo in ogni partita giocata sin qui, stanno anche riuscendo a far incazzare lo straordinario pubblico bilbaino, visto che quest'anno in casa non hanno mai vinto. Purtroppo l'incontro non l'ho vista perchè Footsat ha messo il link sbagliato, tuttavia i resoconti dei giornali spagnoli parlano chiaro: gara brutta, poche occasioni da rete (come avevo pronosticato, visto lo score realizzativo delle due squadre) e pareggio giusto. L'Athletic è andato in vantaggio con Gabilondo, gran partita la sua, che ha segnato con un pallonetto dopo doppio dribbling, insomma un vero e proprio golazo. Etxebe (imballato dalle panchine di questo inizio di stagione) s'è mangiato un gol clamoroso ed ovviamente, a inizio secondo tempo, gli ospiti hanno pareggiato: i nostri difensori si sono dimenticati di marcare l'unica punta avversaria, Maxi Lopez, e l'argentino ha realizzato il pari di testa. A 10 minuti dal termine ancora Gabilondo, imbeccato da Dañobeitia, ha provato la volee ma ha messo fuori. L'1-1 favorisce alla grande il Maiorca, che al ritorno potrà impostare la stessa partita di ieri, difesa chiusa e contropiede, e dubito che qualche biancorosso riuscirà a trovare un'altra magia per sbloccare la situazione. Pessimista? Forse. Sicuramente non mi rallegrano le parole di Sarriugarte, che parla di "buona prestazione", si dice "contento del rendimento della squadra" (1 vittoria su 8 partite ufficiali) e dichiara che "nè il Maiorca nè l'Athletic possono stare tranquilli in vista del ritorno". La prossima volta, per cortesia, l'antidoping fatelo anche a lui.

E adesso chiudete anche questo blog!

Per la serie: Questo calcio ci fa Skyfo, ecco il link per vedervi in streaming gran parte delle partite di oggi, compresa quella dell'Athletic (grazie ETB Sat!). Vi consiglio anche di scaricare al più presto un programma tipo PPStream o TVUPlayer (io uso questo) e di registrarvi a www.calciostreaming.org, dove potrete trovare la programmazione di canali tipo ESPN (imperdibile il World Poker Tour di stasera su Espn2) e CCTV. Buona visione a tutti. Solidarietà ai ragazzi di Calciolibero! SKY MERDA!

mercoledì 25 ottobre 2006

Athletic-Maiorca, ore 22, San Mamés.

Inizia stasera il cammino dei biancorossi in Coppa del Re, un trofeo amatissimo dai tifosi dei Leoni e che ci ha riservato tante soddisfazioni in passato. Sono anni (mi sembra 22) che non la vinciamo, però nel 2001/02 e due stagioni fa abbiamo centrato le semifinali, perse poi con tanta sfortuna (specialmente quella col Betis, ai rigori, ma è meglio se non ci penso troppo o mi rincazzo di nuovo come una belva). Questi ottavi con il Maiorca non promettono nulla di buono. I mallorquini hanno una discreta squadra, e anche se oggi non saranno del match Tristan, Ibagaza e Pisculichi possono sempre contare su Maxi Lopez , Arango e il campione d'Europa Basinas. La squdra di Manzano si trova a metà classfica e ha la terza difesa meno battuta della Liga (5 gol subiti, un terzo dei nostri), compensata però da un attacco che è riduttivo definire sterile (4 gol in 7 partite). La difficoltà delle due squadre ad andare in rete potrebbe essere la miglior chiave di lettura di questo match, ma credo che abbia più possibilità il Maiorca di segnare a noi che non il contrario; speriamo che Sarriugarte eviti di cadere nel trappolone contropiedista di Manzano e non butti i suoi all'arrembaggio all'arma bianca.

La formazione.
Il tecnico dell'Athletic ha gli uomini pressochè contati, visto che si sono rotti pure Aranzubia e Prieto, che dovrà stare fuori 4 settimane. Sarriu (dimettiti, io glielo ricordo sempre) dovrebbe puntare sul classico 4-2-3-1 casalingo, con Lafuente in porta, Exposito, Amorebieta, Sarriegi e Casas dietro, Murillo e Iturriaga mediani, linea a tre di trequartisti con Gabilondo, Yeste ed Etxebe e Urzaiz di punta. Iraola, Javi Martinez e Aduriz, i più utilizzati, dovrebbero prendersi un turno di riposo, mentre si rivedono Isma, Gabilondo, finito prontamente in panca dopo 2 partite (e lui era l'acquistone dell'anno) ed il "Gallo" Etxeberría, il cui allontanamento dalla squadra titolare francamente non capisco. Etxebe sta in panca per far giocare centrocampista Iraola (ottimo come terzino), mentre il terzino fa ridere (Exposito). Ma non si potrebbe rimettere Iraola difensore e il Gallo trequartista? Non sarà il fenomeno di qualche anno fa, ma insomma, è Etxebe.
Una parola finale su Llorente: secondo me lo stiamo perdendo. E non solo per colpa sua, ma perchè la squadra fa ridere e non riesce a dargli due palloni giocabili di fila. Il ragazzo ha perso fiducia durante la gestione Clemente e stenta a ritrovarla quest'anno, poco aiutato da Sarriugarte. Ci stiamo giocando uno dei migliori giovani del calcio europeo.

Aranzubia rotto?

Ecco la lista dei convoncati per la partita di Coppa di domani sera contro il Maiorca: Alcalde, Lafuente, Expósito, Sarriegi, Amorebieta, Murillo, Casas, Javi Martínez, Iturriaga, Yeste, Iraola, Gabilondo, Urzaiz, Etxeberria, Aduriz, Llorente e Dañobeitia. Non c'è, come potrete notare, Daniel Aranzubia, che viene sostituito dal portiere del Bilbao Athletic Aitor Alcalde. Sul sito ufficiale del club una scarna nota informa che il portiere soffre di una tendinite rotulea al ginocchio destro, infortunio rimediato nella sessione di allenamento di oggi. Non so perchè, ma c'è qualcosa che non mi torna. Certo, se avessero voluto punire Dani per l'intervista di ieri lo avrebbero detto chiaramente, senza ricorrere a sotterfugi, eppure... Sarà che noi italiani siamo abituati a vedere complotti ovunque, almeno spero.

martedì 24 ottobre 2006

Grana Aranzubia.

Era quasi scontato che succedesse, anche se mi aspettavo un momento diverso per rilasciare un'intervista di questa portata. Daniel Aranzubia ha perso la pazienza, non accetta più la panchina e si dice pronto a lasciare Bilbao se la sua situazione non dovesse cambiare. Una dichiarazione che non lascia spazio alle interpretazioni e suona come un ricatto per la società, anche se io sento di schierarmi dalla parte del nostro ex numero 1. Primo, perchè Dani è senza dubbio un portiere dalle qualità incomparabilmente superiori rispetto a quelle dell'attuale titolare, Lafuente, che io continuo a considerare un discreto rincalzo e nulla più. Secondo, perchè Aranzubia è stato fatto fuori da Sarriugarte dopo appena tre giornate di campionato, tre gare in cui ha sì incassato otto gol, ma non certo per colpa sua (vedere per credere la sconfitta per 4-1 con l'Atletico Madrid, con i difensori a giocare alle belle statuine mentre gli avversari prendono la mira e impallinano il numero 13). Terzo, Dani è giovane, ha giocato in nazionale, ha avuto richieste da Valencia e Depor e non può certo pensare di ammuffire un'altra stagione per far spazio a ciofeca Lafuente, che peraltro quest'anno non è che stia facendo i miracoli.
L'anno scorso approvai in pieno la decisione di Clemente di sostituire Aranzubia, che effettivamente era entrato in un tunnel di errori ed insicurezza come talvolta capita ai portieri, anche a quelli più famosi (per restare in Spagna, mi viene in mente Casillas sostituito da Cesar a stagione in corso qualche anno fa); stavolta, però, reputo scorretta la decisione di Sarriugarte, che prima ha dato fiducia a Dani dopo un anno buio, poi lo ha rispedito in panca senza appello e senza spiegazioni dopo tre partite in cui tutta (e sottolineo tutta) la squadra ha fatto pena, a cominciare dal reparto difensivo che teoricamente dovrebbe proteggere la porta. Il comportamento del mister, a parer mio, non è stato nè rispettoso nè corretto nei confronti di Aranzubia, sia come portiere che, soprattutto, come uomo. Capisco dunque la rabbia del riojano e comprendo i perchè della sua intervista.
Quello che mi lascia interdetto, come ho scritto all'inizio, è il momento in cui Dani l'ha rilasciata. Siamo ad un punto chiave della stagione: reduci dall'amara sconfitta con il Celta, stiamo per affrontare il Maiorca in Coppa del Re, che ormai è diventata l'unico obiettivo stagionale insieme alla salvezza. Sentire una colonna della squadra, perchè Aranzubia è questo, ventilare l'ipotesi di un addio alla vigilia del primo match-clou della temporada è francamente spiazzante. Si intuisce che qualcosa non va all'interno dello spogliatoio. L'anno scorso, con Clemente, Dani si fece metà campionato seduto in panca, e non una parola gli uscì di bocca; stavolta non ha fatto passare nemmeno un mese per far sapere alla società cosa pensa di Sarriugarte.
A questo punto, mi sembra evidente che il mister dai capelli stile Bobby Solo debba essere messo cortesemente alla porta. Devo ripetermi, ma continuo a sostenere che questa squadra abbia le potenzialità per un campionato tranquillo, se non discreto, a patto che venga guidata da un allenatore d'esperienza. Non necessariamente Clemente, ma per lo meno qualcuno che in carriera abbia allenato qualcosa di più che i ragazzini del Bilbao B. Sarriugarte è stato un giocatore mediocre, è un coach inesperto e non ha il carisma per tenere in riga uomini come Yeste, che rendono solo quando vengono presi per le palle. Sono quattro anni ormai che andiamo avanti con allenatori alla prima avventura in Primera o addirittura tra i pro, come se quest'anno il Toro avesse affidato la panchina a qualcuno appena uscito dal supercorso di Coverciano. Per un Valverde che si rivela bravo, ci sono mille Mendilibar che fanno flop. E io mi sono rotto di vedere esperimenti continui, formazioni sempre diverse, mister di 30 anni in panchina e così via. Era meglio promuovere direttamente Guerrero, almeno prestigio e carisma non gli mancano. Comincio a rimpiangere i tempi di Heynckes...

Rieccomi qua!

Innanzi tutto, volevo salutare tutte le persone (e sono tante) che hanno continuato a passare di qua per vedere se quel cretino del gestore si fosse deciso a ricominciare. Grazie di cuore ragazzi!
Secondo, volevo scusarmi coi suddetti per la mia prolungata assenza, dovuta ad un insieme di fattori quali università, tirocinio (tuttora in corso, ma meno freneticamente di qualche settimana fa) e stanchezza da blogger che ogni tanto mi prende. Cercherò di essere più costante, promesso!
Terzo, qua bisogna aggiornare tutta la situazione, perchè in casa Athletic sono successe miliardi di cose. Andrò per punti, temo che questo sarà un post piuttosto lungo, ma abbiate la pazienza di seguirmi fino in fondo.

Julen Guerrero.
Parto da lui, dal Capitano, dal giocatore che mi ha fatto conoscere ed amare questa squadra e i Paesi Baschi. Devo tutto a lui, questa grande passione non sarebbe nata senza di lui e senza le sue imprese da cavaliere di altri tempi. Julen non è più un giocatore dell'Athletic, come penso saprete un po' tutti. Umiliato e sfinito da alcune stagioni di panca continuativa, il vecchio Re Leone (non tanto vecchio, 32 anni appena) ha appeso definitivamente le scarpe al chiodo. Lo ha fatto alla sua maniera, da gran signore prima che da splendido centrocampista, in una scarna conferenza stampa terminata in lacrime. Lacrime replicate sul terreno del San Mamés, uno stadio che è come casa sua, nella cerimonia di omaggio che è stata tenuta in suo onore prima del calcio d'inizio di Athletic-Real Sociedad, alla prima giornata. Quel pubblico che per 14 anni ha applaudito le sue giocate ed i suoi gol gli ha tributato un'ovazione fantastica, salutando degnamente uno dei più grandi campioni della storia del club. Adesso Julen allena la Juvenil A biancorossa, ha già vinto un torneo e chissà che non si riveli un buon tecnico. Vederlo un giorno sulla panchina della Sua (rigorosamente maiuscolo) squadra sarebbe incredibile. Concludo con un po' di numeri dell'inimitbile Julen: 372 partite e 101 reti in Liga, 41/11 in Coppa del Re, 8/2 in Champion's, 7/2 in UEFA, 2/0 in Intertoto, per un totale di 430 gare e 116 gol in biancorosso. Con la camiseta verde di Euskadi ha segnato 6 gol in 12 incontri (capocannoniere della Selekzioa), mentre con la maglia delle furie rosse spagnole ha 43 presenze e 13 reti. La società non ha ritirato il suo mitico 8, cosa che io avrei fatto. Ma si sa, la riconoscenza non è di questo mondo. Beti eskerrik asko, Julen Guerrero!

Allenatore.
Questione spinosissima anzichenò, come direbbe il buon Lord Wells di Dylan Dog. Allora, facciamo un veloce riassunto. Estate, campagna acquisti. Javier Clemente, confermato pochi giorni prima da Lamikiz dopo un po' di incertezza, esprime il suo apprezzamento per il giovane centrocampista dell'Osasuna Raul Garcia e per il centrale del Siviglia Aitor Ocio, in scadenza di contratto e quindi ancor più interessante. La dirigenza compra un centrocampista centrale dall'Osasuna e un difensore, che però si chiamano Javi Martinez e Josu Sarriegi. Clemente, che non le manda a dire, dichiara alla stampa che gli chiede un parere su Martinez, indicato come grande promessa: Non so chi sia, potrà essere anche buono ma io non lo conosco e non era lui che volevo. Apriti cielo. Lamikiz lo licenzia e promuove in fretta e furia Felix Sarriugarte, allenatore del Bilbao B peraltro reduce da una non esaltante stagione. Le premesse per ripetere l'errore Mendilibar ci sono tutte: allenatore precedente non confermato (prima Valverde, ora Clemente), chiamata di un mister poco noto e con nessuna esperienza in Primera (prima Mendi, ora Sarriu), forti incognite sulle possibili reazioni di una squadra composta da diversi fighetti che per rendere bene hanno bisogno di un sergente di ferro nello spogliatoio. E così inizia un'altra stagione con un grosso punto interrogativo in panchina.

Rosa.
Nutro forti dubbi sulla consistenza dell'Athletic sin da luglio. L'estate vede partire Guerrero (che, come detto, si ritira), Felipe (svincolato) e Lacruz, ceduto tra le lacrime all'Espanyol. Vengono prestati per un'altra stagione Tarantino e Angulo, eterna promessa che non sboccia mai. Alex Garcia, ala sinistra presa dal Racing B, finisce subito col Bilbao Athletic. Arrivano, come detto, Sarriegi e Javi Martinez, a cui si aggiunge Gabilondo, proveniente dalla Real Sociedad. Un discreto esterno offensivo sinistro a inizio carriera, ma negli ultimi anni non ha mai giocato. Insomma, non ci siamo rinforzati più di tanto. La fascia sinistra è ancora scoperta nel settore difensivo, Sarriegi è più che altro un doppione di Prieto più forte di testa, e non il centrale d'impostazione che serviva, mentre Javi Martinez è un ragazzo di 17 anni che, per quanto promettente, non può certo fare i miracoli. Garmendia e Iturriaga, promossi dalla squadra B, servono più che altro a far numero, anche se il primo ha una gran tecnica (limitata da un fisico non proprio da granatiere). Insomma, siamo più o meno quelli dell'anno scorso, cosa non certo incoraggiante...

Dirigenza.
Avevo difeso Lamikiz dopo la contestazione dell'ultima giornata dello scorso campionato, pensando che i suoi errori, pur evidenti, fossero stati fatti in buona fede. La cacciata di Clemente mi fa ricredere: questa dirigenza o è incompetente o lo fa apposta. Lamikiz, travolto dalle polemiche dopo l'1-4 interno con l'Atletico Madrid, si dimette. Al suo posto la prima presidentessa della storia biancorossa, Ana Urkijo. Le dimissioni del presidente e di tutta la sua giunta sono un atto doveroso visti i risultati raggiunti da questa dirigenza. Dal punto di vista sportivo, la semifinale di Copa persa ai rigori col Betis e la storica vittoria (per il punteggio di 7-1) in UEFA con lo Standard Liegi hanno rappresentato i punti più alti di un triennio mediocre. Dal punto di vista amministrativo, la bega dello sponsor (voluto, trovato e rifiutato per la ribellione dei tifosi baschi) e la questione non troppo chiara del nuovo stadio, unite alle scelleratezze nella scelta degli allenatori ed alle campagne acquisti non proprio comprensibili, non potevano che spingere verso le dimissioni. In attesa di nuove elezioni il prossimo anno, ringrazio la giunta Lamikiz per il grande appoggio dato alla Peña Leones Italianos e auguro a tutti i suoi componenti maggior fortuna per le loro future attività.

Gurpegi.
Visto che i problemi erano pochi, la giustizia sportiva spagnola ha creduto bene di condannare una delle anime della squadra, Carlos Gurpegi, a due anni di squalifica per doping. Ho parlato di questa vicenda fino alla nausea, ingaggiando discussioni anche piuttosto forti nel mio vecchio blog. Riassumendo: quattro anni fa Gurpegi viene trovato con un livello troppo alto di Norandosterone, che normalmente viene innalzato dall'uso del famigerato Nandrolone. Test dell'università di Extremadura e di un istituto francese (mi sembra) dimostrano che Gurpegi produce normalmente quella quantità elevata di Norandosterone: una cosa rara, ma che può capitare. Per la giustizia (ah ah ah) spagnola non basta quando rilevato da due istituti di chiara fama e senza legami tra loro: Carlos viene ritenuto colpevole. La sentenza viene sospesa in attesa dell'esito del ricorso (e c'è chi si scandalizza perchè Gurpe gioca con questa spada di Damocle sulla testa...merde ipocrite), finchè, ad agosto, i 2 anni di squalifica sono confermati. Carlos e l'Athletic presentano un ulteriore ricorso, il cui risultato, considerati i tempi dei tribunali spagnoli, arriverà dopo la fine della squalifica, e che dunque viene fatto solo per ottenere giustizia, anche se solo ex post. Intanto un ragazzo che non ha fatto nulla è costretto a stare due anni a guardare giocare gli altri (ricordo che Pep Guardiola, beccato, prese pochi mesi di squalifica...ah già, mica era dell'Athletic), mentre noi perdiamo uno dei pochi giocatori dotati di palle di questa squadra. Una tegola ulteriore, che davvero non ci voleva.

Le prime sette giornate.

Athletic-Real Sociedad 1-1: 37' Aduriz (rig.), 87' Aranburu
Partituccia, giocata male da entrambe le squadre e conclusa con un giusto pareggio. Inventato il rigore per l'Athletic, che non riesce mai ad incidere nell'area giputxi. Il pari di Aranburu (gran giocatore, secondo me) arriva a 3 minuti dalla fine sulla solita distrazione difensiva. La stagione non inizia nel migliore die modi.

Betis-Athletic 3-0: 18' Juanito, 39' Edu, 82' Capi
Sconfitta senza appelli. Contro un Betis non irresistibile (date un'occhiata alla sua posizione attuale di classifica) i biancorossi, dopo un buon inizio (traversa di Gabilondo), escono praticamente dal campo. I padroni di casa, privi dei "ceduti eccellenti" Joaquin ed Oliveira, infilano due gol con due tiri, controllano e chiudono il match nella ripresa. Fascia sinistra difensiva imbarazzante.

Athletic-Atletico 1-4: 18' Maxi, 36' Petrov, 64' Agüero, 84' J. Martinez (ATH), 89' Galletti (rig.)
Sconfitta indecente. I Leoni giocano svogliati, senza "garra", senza orgoglio, e vengono umiliati dai madrileni. Un risultato che parla da solo, una partita che va ricordata solo per il primo gol con l'Athletic di Javi Martinez, fin qui uno dei più positivi. I più ottimisti hanno ormai perso ogni speranza di vedere una stagione tranquilla.

Getafe-Athletic 0-0
Un punto in casa del Getafe, recente bestia nera dei Leoni, è meglio di niente. Sarriugarte epura Aranzubia per far posto a Lafuente, cambia alcuni giocatori ma il gioco non migliora di molto. Alla fine, con due espulsi (Aduriz e Murillo), l'Athletic gioca per il punto e lo ottiene. Lamikiz si dimette dopo questa partita, Sarriugarte non segue l'uomo che ha creduto in lui e resta al suo posto in panchina.

Athetic-Barcellona 1-3: 11' Yeste, 44' Puyol, 60' Gudjohnsen, 76' Saviola
I Leoni giocano la miglior partita stagionale ma devono soccombere, anche a causa di un arbitraggio pessimo. Passti in vantaggio con Yeste, al 20' i biancorossi rimangono in 10 per l'espulsione inventata di Casas. Puyol pareggia dopo cappella di Ustaritz (come sempre facciamo più regali di Babbo Natale), poi il Barça con l'uomo in più mette a segno due gol in contropiede. Timidi segnali di risveglio.

Gimnastic Tarragona-Athletic 2-3: 10' (rig.) e 50' Yeste, 28' Iraola, 54' Sarriegi (ag), 70' Makukula
Finalmente i 3 punti! Contro una neopromossa i biancorossi riescono a vincere la prima partita dell'anno, ma ovviamente devono complicarsi la vita. Avanti 3-0 i Leoni si rilassano e finiscono per vedere le streghe dopo il 2-3 dei padroni di casa, tuttavia riescono a portare a casa la gara. Migliore in casa per il Nastic David Cuellar, basco, ex cantera dell'Athletic, un giocatore che potrebbe riverlarsi interessante.

Athletic-Celta 0-1: 6' Baiano
Partita stregata, molte azioni da gol di marca biancorossa, miracoli di Pinto (portiere ospite) e golletto di Baiano che basta e avanza ai galiziani per vincere. Sarriugarte inizia col 4-4-2, finisce per inserire tutti i suoi attaccanti ma non ne trova nemmeno uno che la butti dentro. Il gioco stavolta c'è, la precisione meno. E il tempo passa...a quando i risultati?

Numeri.
Sarebbe meglio non dire nulla, ma eccoli qua: 7 partite giocate, 1 vinta, 2 pareggiate, 4 perse. 6 gol fatti (terzultimo attacco della Liga) e 14 subiti (seconda peggior difesa). In casa, 1 pari e 3 sconfitte, due delle quali pesanti. Meglio fermarsi.

Sarriugarte.
Deve dimettersi. Non per incapacità o per confusione mentale (anche se ha cambiato 30 schemi e utilizzato i giocatori nei ruoli più impensati, tipo Yeste a destra...), ma perchè non ha esperienza e noi anche quest'anno dobbiamo lottare per salvarci. Certo, è stato sfortunato a perdere senatori come Gurpegi e Tiko (ginocchio rotto e stagione finita), ma i suoi esperimenti non si richiedono in un momento del genere. Va mandato via, Clemente ha già dato disponibilità a tornare (a proposito, da quando Javier è coach della Serbia non ha mai perso ed è primo nel girone di qualificazione agli Europei). Tra l'altro i numerosi infortuni (Orbaiz, Garmendia, Ustaritz e Prieto) non saranno colpa di una preparazione sbagliata? Sarriugarte sempre più uguale a Mendilibar...

Zubiaurre.
Athletic condannato a pagare 5 milioni di euro per il terzino destro. Leggerezza di Lamikiz o comportamento disonesto della Real? I giputxi hanno giocato sporco (il vecchio presidente avea promesso di non esercitare la prelazione prevista allo scadere del contratto, ma quello nuono lo ha fatto mettendo nei casini il club di Bilbao), ma la giunta ha dato prova di una certa incompetenza. Speriamo almeno che il ragazzo sia buono (certo che essere meglio di Exposito non dovrebbe essere difficile, persino per uno che non gioca da un anno).

Beh, credo di aver finito. Ringrazio ancora una volta i lettori, anche perchè vi sarete sciroppati un pezzo di una lunghezza abissale, e ricordo a tutti che mercoledì l'Athletic gioca con il Maiorca in Coppa del Re. Restate sintonizzati per la presentazione del match. Ciao a tutti e aupa Leones!