venerdì 13 maggio 2005

Semifinale di ritorno di Copa del Rey: Athletic 0-0 Betis (4-5 d.c.r.).

(As)

Athletic Club (4-2-3-1): Lafuente; Iraola, Lacruz, Prieto, Casas (61' Del Horno); Orbaiz, Gurpegui; Etxeberria (61' Ezquerro), Tiko, Yeste; Urzaiz (96' Llorente).
Real Betis Balompié (4-2-3-1): Doblas; Melli, Juanito, Rivas, Luis Fernández; Assuncao, Arzu (121' Lembo); Joaquín, Benjamín (91' Denilson), Fernando (72' Varela); Oliveira.
Sequenza dei rigori: Del Horno parato, Assuncao gol, Yeste gol, Oliveira alto, Tiko gol, Joaquín gol, Orbaiz gol, Denilson gol, Iraola gol, Lembo gol, Ezquerro parato, Luis Fernández gol.
Arbitro: Megía Dávila.
Note: partita sospesa al 5' del secondo tempo per poco più di 10 minuti a causa di un black-out all'impianto di illuminazione.

Le speranze dell'Athletic di raggiungere la trentaseiesima finale di Coppa, la prima negli ultimi venti anni, si infrangono contro una barriera che spesso ha bruscamente spezzato i sogni di noi italiani: il dischetto del rigore. Ai biancorossi ed al Betis non bastano 120' minuti (170' totali con la gara di andata, anch'essa conclusasi 0-0) per segnare un misero golletto, dopo che le due sfide di campionato avevano regalato ben 11 segnature; imprecisione, sfortuna e bravura dei portieri trascinano questa semifinale infinita fino all'estrema conseguenza dei penalty, meccanismo necessario e crudele che condanna infine la squadra basca e promuove i biancoverdi di Serra Ferrer. Valverde presenta una formazione a parer mio sciagurata, proponendo Casas al posto di Del Horno per bloccare Joaquin e Tiko trequartista in luogo di Ezquerro: solo un caso che i due esclusi siano in procinto di lasciare il club a fine stagione? In ogni caso, le "epurazioni" di Txingurri contribuiscono solo a rinforzare il Betis, con l'ultima chicca dell'esclusione di Guerrero, un giocatore che nel finale avrebbe fatto molto comodo. Il modo migliore per contenere Joaquin, ispiratissimo ma non al meglio, sarebbe stato quello di attaccarlo, di costringerlo a sfiancarsi dietro Del Horno, e infatti la marcatura di Casas, bloccato in difesa, non serve a niente. Stesso discorso per Tiko, incapace di creare pericoli e di rifornire adeguatamente Urzaiz e gli esterni. Non è un caso se nel primo tempo, tolte due occasioni nei primi 10 minuti (colpo di testa centrale di Gurpegi e tiro forte, ma altrettanto centrale, di Yeste), l'Athletic non riesce mai a produrre azioni pericolose; il Betis, subita l'iniziale sfuriata basca, controlla bene ed impone progressivamente il proprio ritmo al gioco, sfiorando il vantaggio proprio in chiusura di tempo: ci vuole un grandissimo riflesso di Lafuente per respingere il tiro da due metri di Melli, arrivato sugli sviluppi di un corner. Nella ripresa Valverde sostituisce Casas con Del Horno ed Etxeberria, infortunato, con Ezquerro. Dopo 20 secondi dal suo ingresso, il riojano viene steso al limite dell'area da Juanito: l'arbitro segnala il rigore, poi converte giustamente il penalty in semplice calcio di punizione dopo la segnalazione dell'assistente. Urzaiz, fin lì pressochè nullo, inizia a ricevere rifornimenti con continuità e tutto l'Athletic cresce con lui. Yeste impegna Doblas con una gran botta, purtroppo centrale; Oliveira, servito involontariamente da Lafuente, risponde con un diagonale destro su cui il portiere rimedia all'errore precedente; ma sono gli ultimi 10 minuti quelli in cui l'Athletic sfiora davvero il passaggio alla finale. Prima Urzaiz stacca benissimo in area, concludendo però alto di poco, quindi Ezquerro, in beata solitudine sul secondo palo, manda clamorosamente alto il colpo di testa da due passi con Doblas già fuori causa. I supplementari, ricchissimi di tensione, sono emozionanti e spettacolari come i 90 minuti precedenti. Il Betis sfiora la rete con Denilson (traversa di testa per lui), ma l'Athletic risponde con Gurpegi e Llorente, che vanno a meno di mezzo metro dal gol vittoria con due cabezazos su calcio d'angolo. La partita si chiude con il maledetto 0-0 ancora intatto. Lotteria dei rigori: Del Horno ed Ezquerro, proprio loro, si fanno parare il tiro da Doblas e il Betis vince. Nient'altro da dire tranne che l'Athletic, per quanto fatto vedere nelle due partite, meritava sinceramente di passare il turno; non è successo, ma i Leoni ci hanno provato fino alla fine, giocando una partita straordinaria per cuore ed intensità. Grazie lo stesso ragazzi!

Le mie pagelle del match:

Lafuente 6,5: confermato portiere di Coppa da Valverde, non tradisce la fiducia del mister e si dimostra sicuro e concentrato per tutti i 120'. Commette solo l'errore del rinvio involontario per Oliveira, peraltro riscattato dall'intervento sul seguente tiro del brasiliano. Bellissima la parata su Melli al 43', un miracolo che purtroppo non ripete nei rigori.
Iraola 7,5: questo ragazzo non finisce mai di stupire. A 23 anni gioca la semifinale con la sicurezza di un veterano, riuscendo ad assicurare grande spinta in avanti e ottime chiusure in difesa. Segna il suo rigore e invita il San Mamés a farsi sentire. Un piccolo gigante.
Lacruz 6,5: gara precisa e senza sbavature; si intende alla perfezione con Prieto e chiude tutte le eventuali falle che si aprono dietro. Un pò carente di testa, ma si sa che in acrobazia non è granchè anche a causa di una statura non eccelsa.
Luis Prieto 7: Oliveira non è in serata, ma se non lascia traccia di sè è soprattutto a causa della guardia strettissima e asfissiante del numero 14 basco. Non sarà un fulmine di guerra, però è estremamente efficace nell'uno contro uno, non commette troppi falli ed è uno dei marcatori a uomo migliori della Liga. Partita perfetta.
Casas 4.5: Valverde lo schiera per limitare Joaquin: operazione fallita in pieno. Non hai mezzi tecnici nè la velocità per contenere l'ala destra andalusa, in più non spinge ed è disastroso in fase di appoggio. Il tecnico biancorosso lo toglie per disperazione, ma l'errore è a monte. (Dal 61' Del Horno 6,5: con lui in campo la musica cambia e non è un caso che Urzaiz inizi a ricevere più cross dopo il suo ingresso. E' fondamentale per questa squadra e tenerlo fuori è equivalso ad un vero e proprio suicidio tattico. Peccato per il rigore, calciato molto male).
Gurpegi 6,5: come al solito non fa mancare grinta e peso specifico in mezzo al campo. Corre per tre, pressa e tampona in ogni zona del rettangolo verde e sfiora anche la rete nel secondo tempo supplementare. Sarebbe stato stupendo battere il Betis con un suo gol, viste le dichiarazioni e le allusioni di Lopera e co. nei suoi confronti, ma ieri non era proprio serata.
Orbaiz 7: più lo vedo giocare e più mi impressiona. Polmoni ma soprattutto cervello, smista un'infinità di palloni e riesce a coprire efficacemente la zona centrale del campo da una trequarti all'altra. Splendide alcune aperture da regista di gran classe. Completa il suo partidazo con un'esecuzione perfetta dagli undici metri.
Etxeberria 5: dispiace dirlo ma questa gara è lo specchio fedele della brutta stagione del giocatore di Elgoibar. Nonostante si presenti a questo appuntamento dopo alcune partite molto positive, il Gallo non ne azzecca una: si dribbla da solo, salta raramente l'uomo, crossa poco e alla fine si infortuna pure. In ogni caso, sarebbe stato comunque da sostituire. (Dal 61' Ezquerro 6,5: dopo 20 secondi dal suo ingresso fa secchi due uomini prima di essere steso al limite da Juanito. Con i suoi dribbling ubriacanti è il vero crack del match e fornisce all'attacco l'imprevedibilità e la pericolosità che mancavano. Un unico errore, ahilui pesantissimo, macchia una partita altrimenti maiuscola: il gol fallito incredibilmente a 5' dal termine dei tempi regolamentari. Il rigore sbagliato è un episodio, ma per sua sfortuna Santi passerà alla storia di questa gara come colui che avrebbe potuto regalare la finale all'Athletic e invece l'ha fatta svanire).
Tiko 6: dentro a sorpresa al posto di Ezquerro, non giustifica la scelta di Valverde con la sua prestazione. Fa il compitino, smista qualche pallone interessante e prova anche la conclusione, ma in definitiva non lascia il segno come avrebbe dovuto. E Guerrero guardava dalla tribuna...
Yeste 6,5: da vero leader cerca di guidare la squadra al successo attraverso gli assist e la conclusione personale, che prova in due occasioni senza fortuna. Generoso, corre senza alcun risparmio e finisce stremato, sparendo dalla gara nei supplementari a causa di un vistoso calo fisico; ciò nonostante, tira il rigore alla perfezione.
Urzaiz 6: nel primo tempo è solo nella morsa di Juanito e Rivas, molto bravo di testa, e finisce quasi per non toccare il pallone. Con l'ingresso di del Horno ed Ezquerro i rifornimenti aumentano e l'ariete navarro cresce sensibilmente. Peccato per quel cabezazo finito alto, un colpo che di solito non sbaglia. (Dal 96' Llorente 6: entra e si fa subito sentire. Tiene alta la squadra, spizzica di testa un paio di buoni palloni e sfiora il gol su azione d'angolo. Il massimo che poteva fare l'ha fatto).

Valverde 4: qualcuno dirà che sono prevenuto, tuttavia non credo di esagerare nel sostenere che il tecnico ha grandi responsabilità in questa sconfitta, pur se arrivata solo ai rigori. Il primo errore lo ha commesso nel lasciare fuori dai convocati Guerrero, un uomo che poteva tornare utilissimo con la sua innata capacità d'inserimento; inoltre, Yeste alla fine era cotto e non c'era nessuno da mettere al suo posto, perchè Valverde su cinque riserve aveva portato ben due difensori (Del Horno e Murillo). Il secondo sbaglio è stata la formazione iniziale: Casas andava spedito in tribuna, Del Horno ed Ezquerro dovevano partire titolari. Il terzo errore è legato all'innata incapacità di Valverde di cambiare volto alla squadra e di modificare l'inerzia di una partita; le sue sostituzioni sono sempre le stesse, via un centravanti dentro un centravanti, via un mediano dentro un mediano e così via; mai una variazione tattica e di modulo, mai un esperimento, mai un azzardo. E alla fine gli sbagli si pagano. Secondo lo stesso Txingurri, questa era la partita più importante della sua carriera e lui, purtroppo, l'ha persa.

2 commenti:

  1. Peccato Edo, l'altra sera su Espn hanno rifatto vedere la finale di Copa del Rey del 1984. quella vinta 1-0 contro il barca e alla fine mega rissa in campo con gente che prendeva a scarpate in giocatori dell'Athletic..che immagini.
    RoMax

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