giovedì 24 settembre 2009

4a giornata: Tenerife 1-0 Athletic.


Iraizoz ferma Nino: non è bastata una grande prestazione di Gorka per evitare la sconfitta (foto Athletic-club.net)

Tenerife: Aragoneses; Aitor Núñez (68' Dinei), Sicilia, Manolo Martínez, Bellvis; Ricardo (41' Mikel Alonso), Román Martínez; Kome, Richi (60' Omar), Alfaro; Nino.
Athletic Club: Iraizoz; Iraola, Ocio, Amorebieta, Castillo; Susaeta, Iturraspe (50' Gurpegui), Yeste, Gabilondo; Etxeberria (64' Llorente), Muniain (46' Toquero).
Reti: 86' Mikel Alonso.
Arbitro: Alfonso Álvarez Izquierdo (Comité Catalán).

L'Athletic manca l'appuntamento con la storia (con la s minuscola, ovviamente), perde a Tenerife e fa così sfumare la possibilità di realizzare il suo miglior inizio liguero di sempre. Poco male per il record svanito, ché francamente certe cose lasciano il tempo che trovano, ma è la qualità della prestazione a suscitare il rammarico più forte. Si è rivista la squadra timida e impacciata di sempre, insomma, e dopo la sbornia della settimana passata non è stato un bello spettacolo. Caparros ci ha comunque messo del suo, in quanto è vero che i fronti sono tre e gli impegni ravvicinati, ma stravolgere una squadra come ha fatto Jokin a Tenerife raramente porta buoni frutti. L'utrerano non conosce mezze misure: l'anno scorso contava unicamente su un blocco di 13-14 giocatori, mentre in questo inizio di stagione non ha praticamente mai proposto la stessa formazione. Una via di mezzo tra le due alternative non sarebbe sgradita.
Come detto in precedenza, il mister biancorosso cambia mezza squadra in previsione della partita di sabato contro il "suo" Siviglia; in difesa rientrano Castillo e Aitor Ocio, tuttavia è a centrocampo e in attacco che vengono effettuate le rotazioni più stravaganti. Sia il doble pivote formato da Yeste e Iturraspe che la coppia offensiva Etxeberria-Munian, infatti, sono novità assolute e lasciano non pochi dubbi sulla loro efficacia reale. L'inizio shockante (errore in rinvio di Iraizoz e tiro centrale da buonissima posizione di Alfaro, al primo minuto) è il preludio ad un primo tempo imbarazzante per i Leoni, schiacciati dai padroni di casa nella propria metà campo e incapaci non solo di creare uno straccio di occasione da gol, ma anche di riuscire a disimpegnarsi con azioni ragionate e non con qualche pallonata in avanti. Yeste e Iturraspe hanno caratteristiche da costruttori di gioco più che da interdittori e la mancanza di Gurpegi, vero elemento chiave delle prime uscite stagionali, si sente forse più di quella di Llorente; in avanti, comunque, il Gallo e la nuova Perla di Lezama sono impalpabili, più per demeriti della squadra (e soprattutto dell'allenatore) che per loro colpa. Quando si schierano due seconde punte tecniche, leggere, inesistenti di testa e nel corpo a corpo, con l'aggravante per Etxebe della lentezza dovuta all'età, non bisogna stupirsi se il risultato è zero tiri in porta in 45', specie se il resto della squadra non riesce a giocare basso e a recapitare un pallone pulito dalla trequarti in su. L'Athletic ha due centravanti di ruolo, Llorente e de Cerio: è troppo chiedere all'allenatore di variare il gioco, se non il modulo, quando non è in campo un puntero? Aldilà dei discorsi tattici, resta il fatto che il Tenerife domina in modo palese e non riesce a portarsi in vantaggio solo per la grande serata di Iraizoz e per gli errori dei suoi attaccanti, che sbagliano alcune occasioni davvero clamorose. Alfaro, Nino e soprattutto un devastante Kome fanno il bello e il cattivo tempo nella metà campo bilbaina, confermando che i canari dispongono di buone risorse offensive e che Oltra sa come sfruttarle, specie nelle gare casalinghe. Ai padroni di casa manca la precisione ed è per questo motivo che all'intervallo il punteggio è ancora di 0-0.
Caparros comprende di aver sbagliato completamente formazione e corre ai ripari inserendo prima Toquero per Muniain (cambio poco comprensibile, serviva una prima punta e Gaizka non lo è), quindi Gurpegi per un invisibile Iturraspe. Anche se dal punto di vista della creazione di gioco l'Athletic continua a latitare, l'ingresso di Carlos dà finalmente consistenza al centrocampo e la situazione difensiva migliora nettamente, tanto che Iraizoz rischia solo una volta al 51', con Alfaro che spedisce fuori da pochi metri un assist prezioso di Kome. Il cambio Llorente-Etxeberria non dà ai baschi la sperata scossa in attacco, ma serve comunque a tenere la palla lontano dall'area di rigore e restituisce un punto di riferimento ai centrocampisti, che possono scaricare su Nando e interrompere così la pressione degli isolani. Da parte sua, il Tenerife cala fisiologicamente il ritmo e la partita sembra dunque indirizzarsi sui binari del pareggio. Il punticino sarebbe però un premio immeritato per l'Athletic e i Leoni decidono di dare ai canari il giusto premio per la loro bella partita addormentandosi sulla punizione di Alfaro all'86': Mikel Alonso ringrazia e segna indisturbato di testa sul secondo palo. Per il fratello di Xabi, cresciuto come il regista del Madrid nella cantera della Real Sociedad, è un gol che vale doppio. I biancorossi tentano un improbabile assalto all'arma bianca nel finale e per due volte Toquero avrebbe sulla testa il pallone del pari, peccato che sprechi entrambe le volte concludendo debolmente e confermando con ciò di non essere il classico bomber che qualcuno, ahilui, si ostina a vedere dalla scorsa stagione.
Finisce dunque 1-0 per il Tenerife, risultato giustissimo che rappresenta la prima, meritata sconfitta stagionale in campionato per gli uomini di Caparros. I miei dubbi sulla gestione della gara da parte di Jokin li ho espressi in apertura e non intendo ripeterli un'altra volta; speriamo solo che l'utrerano abbia compreso di non poter stravolgere il suo undici come ha fatto ieri, perché non abbiamo la rosa delle prime della classe e non saranno certo tre vittorie di fila a cambiare questa realtà.

9 commenti:

  1. Peccato... speriamo solo di riprenderci dalla prossima partita e di tornare ad un livello di gioco accettabile...

    p.s.: Edo, hai scritto Tenerife-Athletic 0-1 come titolo... e infatti, appena aperto il blog, mi sono illuso! ;)

    RispondiElimina
  2. Finché Caparros non decide una linea da tenere, sarà dura avere un gioco...sono due anni e rotti che lo dico, ci manca continuità e questa è colpa dell'allenatore.

    PS Grazie, ho corretto ;)

    RispondiElimina
  3. Sì, ma infatti l'ho capito anche io e ora sono uno dei più accaniti critici di Caparros... la mia è solo una (probabilmente vana) speranza...

    RispondiElimina
  4. non so come siano le leggi spagnole in materia, ma l'unica soluzione plausibile mi sembra quella di clonare Gurpe!
    :)
    il turnover è un male necessario, ma che non sia selvaggio come quello di tenerife sennò tanto vale non entrare nemmeno in campo...che brutta prestazione davvero, 90 minuti in balia di un avversario certamente non trascendentale, peccato...
    adesso sotto cogli andalusi, gora athletic!
    ZènonLigre

    RispondiElimina
  5. Ciao Edo,

    ma Dìaz de Cerio è infortunato o non gioca per scelta tecnica?

    Alex

    RispondiElimina
  6. Sono d'accordo, un turnover senza criterio.
    Semmai faccia riposare un pò anche Andoni che le sta facendo tutte e rischiamo di averlo cotto già a febbraio, tutti sappiamo quanto lui sia importante per la squadra.
    Ciao.
    Daniele

    RispondiElimina
  7. ...abbiamo appena preso il quarto gol dal Sevilla... la squadra per quel poco che ho potuto vedere anche oggi non ha per niente giocato al calcio e così abbiamo preso una bella giostra...forse l'unico a salvarsi è stato Muniaìn. Ma l'uomo di Utrera quanti danni deve ancora fare prima che qualcuno si convinca che il suo progetto è fallito e la sua permanenza a Bilbao può considerarsi terminata....?

    RispondiElimina
  8. ho dimenticato di mettere la firma...
    Gianmarco

    RispondiElimina
  9. Billi: assai vana, viste le 4 pere di sabato.

    Zènon: io non capisco come un allenatore possa proporre la formazione che ha messo Caparros a Tenerife. Sembrava un'accozzaglia casuale di giocatori raccattati venerdì sera a Lezama, roba che io non metterei nemmeno giocando a Football Manager. Togli la spina dorsale della squadra e speri di vincere? Per cosa poi, per rimediarne 4 col Siviglia? Mah.

    Alex: de Cerio si è infortunato alla coscia in Supercoppa. Sembrava una cosa da niente, invece è ancora fuori. Peccato, perché serve un altro che la butti dentro...

    Daniele: Andoni è abituato, sono anni che le gioca tutte. Anch'io sono d'accordo con te, ma Caparros non vede per nulla Zubiaurre (altro mistero, l'anno scorso Iban a Elche ha giocato un signor campionato).

    Gianmarco: non ho visto la partita perché ero alla riunione annuale dei Leones Italianos. Mentre l'Athletic ne prendeva 4 stavamo giocando a calcetto, di certo ci siamo divertiti di più noi degli spettatori. Riguardo a Caparros, con me sfondi una porta aperta...ci vogliono altro che tre vittorie di fila per farmi cambiare opinione sull'utrerano.

    RispondiElimina