martedì 24 ottobre 2006

Rieccomi qua!

Innanzi tutto, volevo salutare tutte le persone (e sono tante) che hanno continuato a passare di qua per vedere se quel cretino del gestore si fosse deciso a ricominciare. Grazie di cuore ragazzi!
Secondo, volevo scusarmi coi suddetti per la mia prolungata assenza, dovuta ad un insieme di fattori quali università, tirocinio (tuttora in corso, ma meno freneticamente di qualche settimana fa) e stanchezza da blogger che ogni tanto mi prende. Cercherò di essere più costante, promesso!
Terzo, qua bisogna aggiornare tutta la situazione, perchè in casa Athletic sono successe miliardi di cose. Andrò per punti, temo che questo sarà un post piuttosto lungo, ma abbiate la pazienza di seguirmi fino in fondo.

Julen Guerrero.
Parto da lui, dal Capitano, dal giocatore che mi ha fatto conoscere ed amare questa squadra e i Paesi Baschi. Devo tutto a lui, questa grande passione non sarebbe nata senza di lui e senza le sue imprese da cavaliere di altri tempi. Julen non è più un giocatore dell'Athletic, come penso saprete un po' tutti. Umiliato e sfinito da alcune stagioni di panca continuativa, il vecchio Re Leone (non tanto vecchio, 32 anni appena) ha appeso definitivamente le scarpe al chiodo. Lo ha fatto alla sua maniera, da gran signore prima che da splendido centrocampista, in una scarna conferenza stampa terminata in lacrime. Lacrime replicate sul terreno del San Mamés, uno stadio che è come casa sua, nella cerimonia di omaggio che è stata tenuta in suo onore prima del calcio d'inizio di Athletic-Real Sociedad, alla prima giornata. Quel pubblico che per 14 anni ha applaudito le sue giocate ed i suoi gol gli ha tributato un'ovazione fantastica, salutando degnamente uno dei più grandi campioni della storia del club. Adesso Julen allena la Juvenil A biancorossa, ha già vinto un torneo e chissà che non si riveli un buon tecnico. Vederlo un giorno sulla panchina della Sua (rigorosamente maiuscolo) squadra sarebbe incredibile. Concludo con un po' di numeri dell'inimitbile Julen: 372 partite e 101 reti in Liga, 41/11 in Coppa del Re, 8/2 in Champion's, 7/2 in UEFA, 2/0 in Intertoto, per un totale di 430 gare e 116 gol in biancorosso. Con la camiseta verde di Euskadi ha segnato 6 gol in 12 incontri (capocannoniere della Selekzioa), mentre con la maglia delle furie rosse spagnole ha 43 presenze e 13 reti. La società non ha ritirato il suo mitico 8, cosa che io avrei fatto. Ma si sa, la riconoscenza non è di questo mondo. Beti eskerrik asko, Julen Guerrero!

Allenatore.
Questione spinosissima anzichenò, come direbbe il buon Lord Wells di Dylan Dog. Allora, facciamo un veloce riassunto. Estate, campagna acquisti. Javier Clemente, confermato pochi giorni prima da Lamikiz dopo un po' di incertezza, esprime il suo apprezzamento per il giovane centrocampista dell'Osasuna Raul Garcia e per il centrale del Siviglia Aitor Ocio, in scadenza di contratto e quindi ancor più interessante. La dirigenza compra un centrocampista centrale dall'Osasuna e un difensore, che però si chiamano Javi Martinez e Josu Sarriegi. Clemente, che non le manda a dire, dichiara alla stampa che gli chiede un parere su Martinez, indicato come grande promessa: Non so chi sia, potrà essere anche buono ma io non lo conosco e non era lui che volevo. Apriti cielo. Lamikiz lo licenzia e promuove in fretta e furia Felix Sarriugarte, allenatore del Bilbao B peraltro reduce da una non esaltante stagione. Le premesse per ripetere l'errore Mendilibar ci sono tutte: allenatore precedente non confermato (prima Valverde, ora Clemente), chiamata di un mister poco noto e con nessuna esperienza in Primera (prima Mendi, ora Sarriu), forti incognite sulle possibili reazioni di una squadra composta da diversi fighetti che per rendere bene hanno bisogno di un sergente di ferro nello spogliatoio. E così inizia un'altra stagione con un grosso punto interrogativo in panchina.

Rosa.
Nutro forti dubbi sulla consistenza dell'Athletic sin da luglio. L'estate vede partire Guerrero (che, come detto, si ritira), Felipe (svincolato) e Lacruz, ceduto tra le lacrime all'Espanyol. Vengono prestati per un'altra stagione Tarantino e Angulo, eterna promessa che non sboccia mai. Alex Garcia, ala sinistra presa dal Racing B, finisce subito col Bilbao Athletic. Arrivano, come detto, Sarriegi e Javi Martinez, a cui si aggiunge Gabilondo, proveniente dalla Real Sociedad. Un discreto esterno offensivo sinistro a inizio carriera, ma negli ultimi anni non ha mai giocato. Insomma, non ci siamo rinforzati più di tanto. La fascia sinistra è ancora scoperta nel settore difensivo, Sarriegi è più che altro un doppione di Prieto più forte di testa, e non il centrale d'impostazione che serviva, mentre Javi Martinez è un ragazzo di 17 anni che, per quanto promettente, non può certo fare i miracoli. Garmendia e Iturriaga, promossi dalla squadra B, servono più che altro a far numero, anche se il primo ha una gran tecnica (limitata da un fisico non proprio da granatiere). Insomma, siamo più o meno quelli dell'anno scorso, cosa non certo incoraggiante...

Dirigenza.
Avevo difeso Lamikiz dopo la contestazione dell'ultima giornata dello scorso campionato, pensando che i suoi errori, pur evidenti, fossero stati fatti in buona fede. La cacciata di Clemente mi fa ricredere: questa dirigenza o è incompetente o lo fa apposta. Lamikiz, travolto dalle polemiche dopo l'1-4 interno con l'Atletico Madrid, si dimette. Al suo posto la prima presidentessa della storia biancorossa, Ana Urkijo. Le dimissioni del presidente e di tutta la sua giunta sono un atto doveroso visti i risultati raggiunti da questa dirigenza. Dal punto di vista sportivo, la semifinale di Copa persa ai rigori col Betis e la storica vittoria (per il punteggio di 7-1) in UEFA con lo Standard Liegi hanno rappresentato i punti più alti di un triennio mediocre. Dal punto di vista amministrativo, la bega dello sponsor (voluto, trovato e rifiutato per la ribellione dei tifosi baschi) e la questione non troppo chiara del nuovo stadio, unite alle scelleratezze nella scelta degli allenatori ed alle campagne acquisti non proprio comprensibili, non potevano che spingere verso le dimissioni. In attesa di nuove elezioni il prossimo anno, ringrazio la giunta Lamikiz per il grande appoggio dato alla Peña Leones Italianos e auguro a tutti i suoi componenti maggior fortuna per le loro future attività.

Gurpegi.
Visto che i problemi erano pochi, la giustizia sportiva spagnola ha creduto bene di condannare una delle anime della squadra, Carlos Gurpegi, a due anni di squalifica per doping. Ho parlato di questa vicenda fino alla nausea, ingaggiando discussioni anche piuttosto forti nel mio vecchio blog. Riassumendo: quattro anni fa Gurpegi viene trovato con un livello troppo alto di Norandosterone, che normalmente viene innalzato dall'uso del famigerato Nandrolone. Test dell'università di Extremadura e di un istituto francese (mi sembra) dimostrano che Gurpegi produce normalmente quella quantità elevata di Norandosterone: una cosa rara, ma che può capitare. Per la giustizia (ah ah ah) spagnola non basta quando rilevato da due istituti di chiara fama e senza legami tra loro: Carlos viene ritenuto colpevole. La sentenza viene sospesa in attesa dell'esito del ricorso (e c'è chi si scandalizza perchè Gurpe gioca con questa spada di Damocle sulla testa...merde ipocrite), finchè, ad agosto, i 2 anni di squalifica sono confermati. Carlos e l'Athletic presentano un ulteriore ricorso, il cui risultato, considerati i tempi dei tribunali spagnoli, arriverà dopo la fine della squalifica, e che dunque viene fatto solo per ottenere giustizia, anche se solo ex post. Intanto un ragazzo che non ha fatto nulla è costretto a stare due anni a guardare giocare gli altri (ricordo che Pep Guardiola, beccato, prese pochi mesi di squalifica...ah già, mica era dell'Athletic), mentre noi perdiamo uno dei pochi giocatori dotati di palle di questa squadra. Una tegola ulteriore, che davvero non ci voleva.

Le prime sette giornate.

Athletic-Real Sociedad 1-1: 37' Aduriz (rig.), 87' Aranburu
Partituccia, giocata male da entrambe le squadre e conclusa con un giusto pareggio. Inventato il rigore per l'Athletic, che non riesce mai ad incidere nell'area giputxi. Il pari di Aranburu (gran giocatore, secondo me) arriva a 3 minuti dalla fine sulla solita distrazione difensiva. La stagione non inizia nel migliore die modi.

Betis-Athletic 3-0: 18' Juanito, 39' Edu, 82' Capi
Sconfitta senza appelli. Contro un Betis non irresistibile (date un'occhiata alla sua posizione attuale di classifica) i biancorossi, dopo un buon inizio (traversa di Gabilondo), escono praticamente dal campo. I padroni di casa, privi dei "ceduti eccellenti" Joaquin ed Oliveira, infilano due gol con due tiri, controllano e chiudono il match nella ripresa. Fascia sinistra difensiva imbarazzante.

Athletic-Atletico 1-4: 18' Maxi, 36' Petrov, 64' Agüero, 84' J. Martinez (ATH), 89' Galletti (rig.)
Sconfitta indecente. I Leoni giocano svogliati, senza "garra", senza orgoglio, e vengono umiliati dai madrileni. Un risultato che parla da solo, una partita che va ricordata solo per il primo gol con l'Athletic di Javi Martinez, fin qui uno dei più positivi. I più ottimisti hanno ormai perso ogni speranza di vedere una stagione tranquilla.

Getafe-Athletic 0-0
Un punto in casa del Getafe, recente bestia nera dei Leoni, è meglio di niente. Sarriugarte epura Aranzubia per far posto a Lafuente, cambia alcuni giocatori ma il gioco non migliora di molto. Alla fine, con due espulsi (Aduriz e Murillo), l'Athletic gioca per il punto e lo ottiene. Lamikiz si dimette dopo questa partita, Sarriugarte non segue l'uomo che ha creduto in lui e resta al suo posto in panchina.

Athetic-Barcellona 1-3: 11' Yeste, 44' Puyol, 60' Gudjohnsen, 76' Saviola
I Leoni giocano la miglior partita stagionale ma devono soccombere, anche a causa di un arbitraggio pessimo. Passti in vantaggio con Yeste, al 20' i biancorossi rimangono in 10 per l'espulsione inventata di Casas. Puyol pareggia dopo cappella di Ustaritz (come sempre facciamo più regali di Babbo Natale), poi il Barça con l'uomo in più mette a segno due gol in contropiede. Timidi segnali di risveglio.

Gimnastic Tarragona-Athletic 2-3: 10' (rig.) e 50' Yeste, 28' Iraola, 54' Sarriegi (ag), 70' Makukula
Finalmente i 3 punti! Contro una neopromossa i biancorossi riescono a vincere la prima partita dell'anno, ma ovviamente devono complicarsi la vita. Avanti 3-0 i Leoni si rilassano e finiscono per vedere le streghe dopo il 2-3 dei padroni di casa, tuttavia riescono a portare a casa la gara. Migliore in casa per il Nastic David Cuellar, basco, ex cantera dell'Athletic, un giocatore che potrebbe riverlarsi interessante.

Athletic-Celta 0-1: 6' Baiano
Partita stregata, molte azioni da gol di marca biancorossa, miracoli di Pinto (portiere ospite) e golletto di Baiano che basta e avanza ai galiziani per vincere. Sarriugarte inizia col 4-4-2, finisce per inserire tutti i suoi attaccanti ma non ne trova nemmeno uno che la butti dentro. Il gioco stavolta c'è, la precisione meno. E il tempo passa...a quando i risultati?

Numeri.
Sarebbe meglio non dire nulla, ma eccoli qua: 7 partite giocate, 1 vinta, 2 pareggiate, 4 perse. 6 gol fatti (terzultimo attacco della Liga) e 14 subiti (seconda peggior difesa). In casa, 1 pari e 3 sconfitte, due delle quali pesanti. Meglio fermarsi.

Sarriugarte.
Deve dimettersi. Non per incapacità o per confusione mentale (anche se ha cambiato 30 schemi e utilizzato i giocatori nei ruoli più impensati, tipo Yeste a destra...), ma perchè non ha esperienza e noi anche quest'anno dobbiamo lottare per salvarci. Certo, è stato sfortunato a perdere senatori come Gurpegi e Tiko (ginocchio rotto e stagione finita), ma i suoi esperimenti non si richiedono in un momento del genere. Va mandato via, Clemente ha già dato disponibilità a tornare (a proposito, da quando Javier è coach della Serbia non ha mai perso ed è primo nel girone di qualificazione agli Europei). Tra l'altro i numerosi infortuni (Orbaiz, Garmendia, Ustaritz e Prieto) non saranno colpa di una preparazione sbagliata? Sarriugarte sempre più uguale a Mendilibar...

Zubiaurre.
Athletic condannato a pagare 5 milioni di euro per il terzino destro. Leggerezza di Lamikiz o comportamento disonesto della Real? I giputxi hanno giocato sporco (il vecchio presidente avea promesso di non esercitare la prelazione prevista allo scadere del contratto, ma quello nuono lo ha fatto mettendo nei casini il club di Bilbao), ma la giunta ha dato prova di una certa incompetenza. Speriamo almeno che il ragazzo sia buono (certo che essere meglio di Exposito non dovrebbe essere difficile, persino per uno che non gioca da un anno).

Beh, credo di aver finito. Ringrazio ancora una volta i lettori, anche perchè vi sarete sciroppati un pezzo di una lunghezza abissale, e ricordo a tutti che mercoledì l'Athletic gioca con il Maiorca in Coppa del Re. Restate sintonizzati per la presentazione del match. Ciao a tutti e aupa Leones!

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