mercoledì 2 novembre 2005

L'ultimo imperatore.


Un giovanissimo Clemente con la maglia dell'Athletic.

Javier Clemente entra in punta di piedi nell'Athletic Bilbao nel 1980 come allenatore del settore giovanile. Da giocatore aveva indossato per 62 volte la maglia zurigorria (segnando 10 reti), prima che un bruttissimo infortunio mettesse la parola fine alla sua carriera quando era appena ventunenne. Arrivato alla cantera, si accorge di avere fra le mani un gruppo di giovani davvero interessanti, in cui spiccano il portiere Zubizarreta, Liceranzu, Endika, De la Fuente, Urtubi e inizia a cementare il gruppo; l'anno successivo la dirigenza lo chiama ad allenare la prima squadra e il risultato è ottimo, un quarto posto finale e una stagione in più di esperienza per tutti. La temporada seguente avviene l'impensabile: testa a testa appassionante col Real Madrid, rivale di sempre, e titolo che si assegna all'ultima giornata. Le merengues cadono a Valencia e nel contempo i Leoni vincono 5-1 all'Insular di Las Palmas, laureandosi campioni di Spagna dopo un digiuno lungo 27 anni con un punto in più dell'odiato Real. Il miracolo si ripete l'anno successivo: l'Athletic vince all'ultima giornata il derby casalingo con la Real Sociedad (2-1, doppietta del terzino Liceranzu e secondo gol siglato a 10' dal termine), arriva a pari punti con i madridisti ma si conferma campione per i migliori risultati negli scontri diretti. Secondo lo stesso Clemente "eravamo i migliori di Spagna. Quella squadra vinse molti titoli e non per caso, era davvero grandissima". I Leoni nel 1984 vincono anche la Coppa del Re e nel 1985 la Supercoppa, unico trofeo spagnolo che mancava all'Athletic, dopodichè Clemente litiga con una delle stelle della formazione, la "Pantera Rosa" Manuel Sarabia, e se ne va. Con il suo addio si chiude l'ultima parentesi di successi del club bilbaino, che non viene riaperta nemmeno nella stagione 1990-91, quando il tecnico di Barakaldo torna alla guida di una squadra ormai tecnicamente impoverita. Il 6-0 rimediato in casa dal Barcellona di Stoichkov e Zubizarreta, unito alla seguente sconfitta per 2-0 contro il Castellon, lo porta nuovamente a lasciare l'incarico, stavolta in modo certamente più mesto. Adesso è tornato per la terza volta: sarà minestra riscaldata o resurrezione? Nel mio piccolo io, con lui in panchina, mi sento già un pò più tranquillo.

Nessun commento:

Posta un commento