martedì 13 settembre 2005

Riflessioni post-Getafe.

Il pareggio in casa del Getafe non sembra aver soddisfatto la stampa vicina all'Athletic. José Luis Artetxe, editorialista di As, sottolinea come questa squadra somigli a quella di Valverde: forte in casa, dove impone il proprio gioco, ma troppo debole in trasferta; secondo lui, inoltre, la vittoria nel derby deve essere ridimensionata a causa della pochezza della Real. Io mi permetto di dissentire dall'analisi del giornalista spagnolo per più di un motivo. Primo, la Real Sociedad non è così indecente, visto che ha vinto piuttosto agevolmente contro l'Alaves, che, lo ricordo, aveva inchiodato sullo 0-0 il Barcellona alla prima di campionato. Secondo, il Getafe ha sì dominato l'incontro, però l'Athletic ha un'attenuante oggettiva non trascurabile: 4 elementi importanti come Aranzubia, Ibon Gutierrez, Yeste ed Etxeberria erano reduci da infortuni e sono stati in dubbio fino all'ultimo, senza dimenticare l'assenza di Urzaiz (che si protrarrà per almeno altre 2 giornate) e le condizoni non ottimali di Gurpegi, influenzato, e Orbaiz, tornato acciaccato dalle partite con la Spagna. Terzo, la squadra di Madrid non è la pippa che possono pensare a prima vista i neofiti della Liga (e qui ci metto anche Licari della Gazzetta, per il quale il campionato spagnolo si ferma a Barcellona e Real Madrid); ha un allenatore molto preparato, Bernd Schuster, giocatori bravi ed esperti come Contra (ex Milan), Belenguer (ex Betis), Paunovic (ex Atletico Madrid), Celestini (ex Marsiglia) e Craioveanu, a cui si aggiungono diversi giovani interessanti, tra tutti Riki, Güiza e Gavilan; gli azulones non perdono in casa da 7 mesi, hanno battuto al "Perez" anche i galattici del Real e, dunque, non penso si possa dire che sono una classica squadra-materasso. Per tutti questi motivi, credo che il punto ottenuto dai Leoni domenica sia tutt'altro che un risultato negativo. Certo, l'arbitro ci ha dato una mano negando un rigore enorme a Riki (fallo di Gurpegi) e gli attaccanti di casa nel finale hanno sprecato molto, però, aldilà degli episodi, l'Athletic si è difeso con ordine, ha capito di non poter ottenere molto più di un punto ed è riuscito a portarlo a casa (e nel finale ha addirittura sfiorato l'1-2 con Yeste). Il Getafe è sembrato molto più fresco fisicamente e questo, a parer mio, è l'unico dato preoccupante emerso dal match, anche se le già ricordate condizoni fisiche precarie di molti titolari possono giustificare la differenza di passo tra le due squadre nel secondo tempo. L'anno scorso una partita così l'avremmo persa, non ci sono dubbi. Anche Julen Guerrero, intervistato dal Mundo Deportivo, oltre a rallegrarsi della maggiore considerazione in cui lo tiene Mendilibar (e con lui esultiamo tutti), sottolinea che "pur non giocando una buona partita, abbiamo preso un punto che potrà tornare utile alla fine della stagione". Che grande, il Capitano. Non ha mai detto una parola rabbiosa contro Valverde, che pure lo ha ostracizzato nel vero senso del termine per due anni, preferendo far giocare chiunque prima di lui. Ora che Mendilibar lo utilizza di più, Julen non si monta la testa; sa che il tecnico lo considera un'alternativa importante, sia come trequartista centrale che come punta vera e propria (in rosa ci sono solo Llorente e Urzaiz in questo ruolo), e si tiene pronto senza fare grandi proclami. Sapere che Guerrero fa di nuovo parte di questa squadra è la prima vittoria della stagione appena iniziata.

2 commenti:

  1. La pochezza dei giornalisti italiani sui campionati esteri è disarmante..per quel che ho visto un punto in quel di Getafe male non è..anche perchè gli obiettivi del Bilbao non son quelli di Real,Barca,Valencia,AtleticoMadrid,Villarreal..e nn ho detto che una o due di queste a fine stagione le stiano dietro..ciao ciao,Simone

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  2. giusto, a Bilbao un piazzamento UEFA sarebbe accolto davvero benissimo. E comunque a casa del Getafe vinceranno in pochi, secondo me.

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