mercoledì 6 luglio 2011

Domani si vota.



Finalmente il gran giorno è arrivato. Basta con le polemiche politiche, gli attacchi feroci e le chiacchiere inutili su chi è più o meno Athletic-style: domani ci sono le elezioni e finalmente sapremo il nome del nuovo presidente. È stata una campagna stranissima, nella quale si è parlato poco dei programmi e si è polemizzato moltissimo su tutta una serie di aspetti che con il calcio c’entrano men di nulla; logico dunque che lontano da Bilbao si sia vissuto questo periodo con maggior distacco rispetto al recente passato, giacché appassionarsi sul tema “Urrutia è appoggiato o meno dai partiti nazionalisti baschi?” è più complicato rispetto al discutere di allenatori, moduli, staff tecnici, acquisti e canterani. Qualche giorno fa, poi, è scoppiata la bomba: mentre scrivevo un post di aggiornamento della situazione è uscita la notizia del rinvio a giudizio di Macua per la maxi-evasione fiscale del caso Iurbenor (43 milioni non versati per la più grande operazione urbanistica della storia di Euskadi, la “Puerta de Bilbao”), dunque mi sono fermato in attesa di sviluppi. Evidentemente noi italiani abbiamo fatto scuola: da completo ingenuo pensavo che il presidente uscente ritirasse la sua candidatura, invece lui non solo ha annunciato di non voler abbandonare la corsa alla poltrona più alta di Ibaigane, ma addirittura ha rilanciato dichiarando che il suo coinvolgimento a meno di una settimana dal voto sarebbe il frutto di un patto tra Urrutia, i giudici e il PNV (partito nazionalista basco) per far fuori lui e il PP che lo appoggia. Se vi ricorda qualcuno, e segnatamente un delinquente che è, en passant, il nostro presidente del consiglio, vuol dire che siete dei dietrologi sporchi comunisti come il titolare del presente blog. Insomma, Macua non molla e resta attaccato con le unghie alla poltrona, seppur virtuale, e il dato più incredibile è che sta rimontando sulla scorta delle polemiche dell’affaire Iurbenor (secondo alcuni sondaggi il suo svantaggio rispetto a Urrutia è passato dal 9% pre-rinvio a giudizio all’1% attuale). E i programmi? In tutto questo bailamme se n’è parlato veramente poco. Macua ha confermato Caparros e adesso ne sta magnificando le doti, anche se fino a un paio di settimane fa parlava con mezza Europa, Puel in testa; in caso di vittoria dell’avvocato bilbaino a Lezama resterebbe Irureta, in più ci sarebbe l’ingresso di alcune figure storiche del club (Txetxu Rojo, Carlos, Goikoetxea, Alkorta e Patxi Ferreira). Urrutia ha ufficializzato la scelta di Bielsa, con Ziganda al Bilbao Athletic, Larrazabal coordinatore del settore giovanile e Amorrortu direttore sportivo. Di giocatori si discute ancor meno. I due candidati hanno polemizzato su Herrera (Urrutia ha sostenuto che Ander sia stato pagato troppo, Macua ha replicato che prenderlo adesso, dopo l’Europeo under 21 vinto dalla Spagna, sarebbe stato molto più oneroso: stavolta mi tocca dargli ragione), ma a parte l’ipotesi del ritorno di Aduriz, ventilata con maggior forza da Macua, non ci sono altri nomi spendibili. E’ stato preso Mikel Orbegozo, centravanti della Real Sociedad B lasciato libero dai donostiarri, un acquisto comunque preventivato da tempo. Poca roba, dunque, e va da sé che con questi programmi è difficile dare una valutazione oggettiva alle candidature. Io, però, mi schiero con Urrutia, e lo faccio per tre ragioni: 1) sente i colori biancorossi per averli difesi centinaia di volte in campo, è legato a doppio filo con la filosofia del club ed è la persona adatta a difenderla dagli assalti del calcio-business; 2) ha scelto un allenatore fuori da ogni schema, in grado di proporre un progetto tecnico affascinante come pochi altri, specie in relazione al valore dei giovani della nostra rosa; 3) non è Macua, dunque non è un fantoccio messo lì come mero prestanome da gruppi di potere più o meno loschi (e il coinvolgimento del presidente uscente in quella bella storia della Iurbenor mi sembra confermare quanto stiamo dicendo da quattro anni a questa parte). Spero che i soci non si facciano condizionare dalla stampa, schierata quasi tutta pro-Macua, e votino secondo coscienza. Comunque vada, da domani dovremo serrare ancora una volta le fila e schierarci al fianco del nostro vecchio Athletic come un sol uomo.

6 commenti:

  1. Ma lo sai che il paragone con le squallide vicende politiche italiane quasi quasi ci sta... Beh, se Ibaigane diventa come Arcore io cambio squadra. Dai che scherzo... Karmine.

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  2. Io no: se l'Athletic dovesse cambiare la sua filosofia, vendendosi per 30 denari ai soliti mercenari, allora non mi resterebbe che cambiare sport ;)

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  3. Ciao Edo, ti stimavo già prima per tutto ciò che ti lega alla filosofia Athletic e soprattutto per il modo e la capacità di gestire questo ottimo blog, con una proprietà di scrittura giornalistica non comune. Ma ora ti stimo ancor più per le tue affermazioni da sporco comunista! Grande... speriamo che davvero l'esempio bunga-bunga non approdi anche in terra basca a sporcare una delle poche realtà pulite ancora rimaste nel mondo del calcio.

    Forza Athletic

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  4. Urrutia!
    Molto molto bene, son contento abbia vinto lui, e Bielsa rappresenta il profilo di tecnico che auspicavo per l'Athletic: bel calcio, che punta su giocatori tecnici (stile Cile agli ultimi Mondiali), che ha esperienza di lavoro con i giovani.
    Bene così.

    Pier

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  5. AUPA JOSU ...  e ora non ci resta che aspettare e vedere la prima al Santiaga Bernabeu contro il Real Madrid!!!!

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  6. Ma quanto mi piacciono i comunisti...

    Jacopo

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