sabato 2 febbraio 2008

Ritorno dei quarti di Copa del Rey: Athletic 3-3 Racing.

Athletic Club: Aranzubia; Expósito (75' Garmendia), Ocio, Amorebieta, Koikili; Susaeta, Muñoz, Yeste, Gabilondo (75' David López); Aitor Ramos (61' Aduriz), Llorente.
Real Racing Club: Coltorti; Pinillos, Oriol, César Navas, Luis Fernández (46' Ayoze); Jorge López (37' Pablo Álvarez), Colsa, Duscher, Oscar Serrano; Bolado (61' Smolarek), Tchité.
Reti: 18' Amorebieta, 24' Muñoz (rig.), 53' Duscher, 55' Susaeta, 72' Tchité, 92' Oscar Serrano.
Arbitro: Rubinos Pérez (Comité Madrileño).

Ci abbiamo creduto. Alzi la mano chi, sul 2-0, non ha visto le semifinali. Ad inizio ripresa la bilancia pendeva senza dubbio dal lato biancorosso, anche perchè il più (restituire al Racing i due gol dell'andata) era fatto e l'entusiasmo del pubblico sembrava aver contagiato anche i giocatori. Invece gli uomini di Marcelino hanno avuto la forza di reagire e, aldilà delle polemiche sul rigore (nettissimo) negato a Gabilondo sul punteggio di 3-1, hanno meritato il passaggio del turno. Resta un grande amaro in bocca, ma bisogna comunque tributare un applauso alla squadra, scesa in campo con atteggiamento pugnace ed arresasi all'evidenza solo dopo il gol di Tchité.
Dopo un inizio di gara stentato, nel quale il Racing pressa e tappa tutti gli spazi, l'Athletic passa improvvisamente in vantaggio al 18' col primo gol ufficiale in maglia biancorossa di Amorebieta, che stacca più in alto di tutti sulla solita punizione tagliatissima di Yeste e indirizza la palla nell'angolino alla destra di Coltorti. La rete galvanizza i baschi che, spinti dall'incessante tifo dei 40.000 del San Mamés, stringono i tempi e raddoppiano dopo 6 minuti grazie ad un rigore impeccabile di Muñoz, penalty procuratosi da Llorente che fa un gran numero nello stretto (dribbling di tacco in mezzo a tre avversari!) e viene steso al momento del tiro. Al 24' è 2-0, stesso punteggio con cui il Racing aveva vinto a Santander una settimana fa, dunque il passaggio del turno è assolutamente in bilico. Colsa al 31' va vicino a segnare con un tiro da fuori, i Leoni capiscono di non poter rischiare e tirano un po' i remi in barca, accontentandosi di aver rimesso il match in careggiata nella prima mezz'ora e conservando le forze per il probabile forcing della ripresa. Il secondo tempo, però, inizia in maniera molto blanda per i biancorossi...forse troppo. Dopo una buona iniziativa del vicace Aitor Ramos, infatti, l'Athletic perde mordente e finisce per incassare il 2-1 da Duscher, che finalizza un'elaborata azione del Racing con un piattone destro dal limite dell'area; evidente, in ogni caso, l'errore di Aranzubia, che non esce sul primo cross di Pablo Alvarez da cui poi nasce il contro-cross per la rete del centrocampista argentino. Ora ai Leoni servono altri due gol per passare, ma passano appena 120 secondi ed ecco la rete di Susaeta, che approfitta di una respinta di Coltorti su sventola di sinistro di Llorente (gran partita di Nando) per siglare il 3-1 della speranza. Il telecronista commenta con un "può succedere di tutto a Bilbao", e in effetti la sensazione è quella. Al 65' accade l'episodio che, a detta di mister Caparros, indirizza la qualificazione verso la Cantabria: Gabilondo si libera in area, viene servito con una palombella e sta per colpire, quand'ecco Pinillos spingerlo nettamente da dietro impedendogli d'impattare col pallone. E' un rigore solare, il signor Rubinos Pérez non è però di questo parere e lascia proseguire. Le speranze dell'Athletic di passare il turno ricevono una bella botta e crollano definitivamente al 72' per mano di Tchité, che segna il terzo gol in un mese ad Aranzubia insaccando da un metro dopo uno splendido schema su punizione (pallonetto di Colsa, testa di Smolarek e gol del burundese). I baschi issano bandiera bianca, protestano per altri due episodi in area cantabra (un "mani" e una caduta di Llorente su uscita di Coltorti), ma in definitiva non si rendono più pericolosi. La festa racinguista si completa in pieno recupero grazie ad Oscar Serrano, che scappa sulla fascia sinistra, entra in area e buca Aranzubia con un tiro non proprio irresistibile, alimentando il rimpianto bilbaino per l'assenza di Gorka Iraizoz. Termina dunque ai quarti l'avventura biancorossa in Copa del Rey, un risultato comunque migliore rispetto agli ultimi due anni alquanto deificitari; la squadra, poi, ha dimostrato di crederci, e questo è molto importante anche in vista del difficile impegno liguero in casa del Saragozza. Il San Mamés applaude, bravi lo stesso ragazzi.

3 commenti:

  1. Ciao! Ho visto solo ora questo meraviglioso blog, è d'obbligo farti dei complimenti!
    Per quanto riguarda la partita, leggendo l'articolo capisco che gli anni passati è andata peggio per i biancorossi. Ieri ho letto allo stadio San Paolo di Napoli uno striscione che diceva "Nè una coppa sudata, nè una salvezza sudata, ma solo una maglia bagnata.": l'importante è l'impegno che i giocatori mettono nella partita, il resto credo che non conta, con l'impegno i risultati prima o poi arrivano e conoscendo un pò la cultura dell'Athletic Bilbao credo che i ragazzi in ogni partita giocata l'impegno lo mettano.

    Ancora complimenti, questo blog va nei miei preferiti sicuramente, voglio un pò approfondire la conoscenza della filosofia dell'Athletic Bilbao e credo che con il blog e il tuo forum io possa farlo.

    Ci si vede in giro! Ciao!

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  2. Scusa ho dimenticato di dirti chi sono, mi chiamo Alessandro, sono l'utente di FMF che ti ha chiesto l'indirizzo del blog via messaggio privato.

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  3. Ciao alessandro, grazie dei complimenti e scusa se rispondo solo ora, ho avuto un po' di casini. Ti ringrazio per i complimenti, se hai qualche domanda o curiosità sul mondo Athletic chiedi pure, o magari visita il sito dei Leones Italianos (c'è il link qui di fianco).
    Ciao!

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