venerdì 18 aprile 2008

32a giornata: Deportivo 3-0 Athletic.

Deportivo La Coruña: Aouate; Manuel Pablo, Lopo, Pablo Amo, Coloccini, Filipe Luis; Wilhelmsson (60' Riki), Sergio, De Guzmán, Lafita (87' Juan Rodríguez); Xisco (83' Taborda).
Athletic Bilbao: Armando; Iraola, Aitor Ocio (66' Muñoz), Amorebieta, Koikili; David López, Javi Martínez, Yeste, Gabilondo (75' Cuéllar); Garmendia (59' Aduriz), Llorente.
Reti: 31' Coloccini, 64' Sergio (rig.), 79' Filipe.
Arbitro: Daudén Ibáñez (Colegio Aragonés).

L'Athletic esce meritatamente sconfitto dal confronto con l'altra squadra in grande ripresa della Liga, il Deportivo di Lotina, passato come i Leoni dalla zona retrocessione alle immediate vicinanze dell'Europa nel giro di un mese e mezzo. Il punteggio finale ben rappresenta il divario visto in campo tra le due squadre, un Depor solido dietro e propositivo in attacco e un Athletic spuntato e traballante (nonché assai svagato) in difesa; non è un caso che l'incolpevole Armando abbia incassato 3 gol, cosa che non accadeva da Barcellona-Athletic 3-1 di inizio girone d'andata. Troppe chiacchiere intorno alla UEFA? Troppa euforia? Per me sì. Un ambiente che viene da due stagioni tribolatissime e al limite della caduta in Segunda come quello biancorosso non può esaltarsi per un filotto di sei risultati utili consecutivi, che non rappresentano niente se paragonati alle sofferenze che la squadra ha vissuto finora (anche in questo campionato, è bene ricordarselo). Forse questo stop servirà a tutti (giocatori, società, tifosi) come bagno d'umiltà e potrà anche avere un effetto positivo sulle prestazioni future dei bilbaini, a partire dalla difficile sfida di domenica sera con il Valencia.
C'è poco da dire riguardo alla cronaca: l'Athletic parte benino e si fa vedere due volte con Llorente, senza però impensierire Aouate, quindi perde progressivamente mordente e subisce l'iniziativa avversaria senza soluzione di continuità. Al 31', dopo alcune occasioni sbagliate, il Depor aggiusta la mira e fa centro con Coloccini, che regala poi alla platea un'esultanza polemica nei confronti di Caparros, alla guida dei biancazzurri fino all'anno passato e mai troppo amato da tifosi e giocatori galiziani (il difensore argentino dichiarerà poi di aver dedicato il gol alla madre...mah). Nell'occasione va sottolineato l'atteggiamento passivo della difesa bilbaina, elogiata in settimana per essere la meno battuta della Liga insieme a quella del Barça, che lascia colpire di testa in area ben due giocatori del Depor prima che la palla finisca a Coloccini per il cabezazo decisivo. Il tempo si chiude dopo aver visto un chiaro dominio gallego, poi però l'inizio della ripresa segna il risveglio dell'Athletic, vicino al pari con un colpo di testa di Javi Martinez sugli sviluppi di un calcio d'angolo e con due conclusioni, una di David Lopez (Susaeta è rimasto a giocare con il Bilbao Athletic a rischio retrocessione) e l'altra di Iraola, ben sventate da Aouate. Nel momento migliore dei baschi, Lotina si gioca la carta vincente: Riki. L'ex Getafe prima sfiora l'eurogol con un pallonetto alto di poco, quindi si procura un rigore per un dubbio fallo di Amorebieta e dà a Sergio la possibilità di chiudere la gara: il catalano non si fa pregare, spiazza Armando e segna. Sotto di due gol e con un gioco offensivo degno delle peggiori giornate (pallonate a cercare la torre Llorente), l'Athletic si rassegna al peggio e nemmeno la fantasiosa mossa di Caparros di inserire Muñoz per Ocio, spostando Javi Martinez al centro della difesa per far partire l'azione palla a terra dalle retrovie, dà i frutti sperati. Dopo un paio di fiammate i Leoni rinculano e il Depor coglie due pali prima di mettere la parola "fine" alla contesa grazie ad un gran gol del terzino Filipe, bravo a superare l'uscita di Armando con un bel tocco sotto. Non succede più nulla fino al triplice fischio dell'arbitro, che arriva a sancire il brusco risveglio dell'Athletic dopo un inizio di primavera da sogno; troppo solido il 5-4-1 del Depor per un attacco apparso privo di idee e soluzioni alternative alla palla lunga, schema che rende inutile la seconda punta (Garmendia prima e Aduriz poi non sono pervenuti) e che frustra le potenzialità di Nando Llorente, a cui peraltro manca il gol ormai da diverse settimane, anche se ha sempre giocato bene fino al match del Riazor. Nulla è perduto in chiave Intertoto, che resta distante due punti, mentre per il discorso UEFA sarà meglio rimandare a tempi migliori. Per fortuna, la sconfitta del Murcia e i pareggi di Saragozza e Recreativo non hanno complicato le cose in chiave salvezza, che tutti danno per assodata ma che io aspetto ancora a considerare raggiunta; la matematica non mi è mai piaciuta, però in casi del genere è l'unica ancora in grado di darci il minimo di certezza necessario per far riposare coronarie e sistema nervoso.

PS Domani (o meglio, stasera alle 19) parto per Bilbao con un'altra ventina di tifosi italiani dei Leoni. Obiettivo: San Mamés, ore 22, Athletic-Valencia. Se non cade l'aereo, vi prometto un bel reportage pieno di foto e di appunti di viaggio. Ciao a tutti!

4 commenti:

  1. Vi auguro buon viaggio e, comunque vada, buon divertimento.

    Per quanto mi riguarda io andrò a bilbao la prossima settimana, non per seguire il calcio, ma da semplice turista (sarà la mia terza visita in città).

    Non vedo l'ora di gustarmi il report.

    Daniele aka Frankie688

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  2. grande athletic col valencia...edo14 ti invidio..avete visto lo spettacolo al san mames...anchio in streaming ho visto la gara e mi sono lucidato gli occhi...aupa athletic

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  3. Che vittoria contro il Valencia... grandissimo Athletic!! Anche io vi invidio...Aupa Athletic

    Alessio

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  4. Edo direi che il viaggio è andato benissimo...!!! La prox volta voglio venire pure io e speriamo in un'altra grande vittoria :) AUPA ATHLETIC

    Piero

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