sabato 31 maggio 2008

Il pagellone 2007/08: i difensori.

Amorebieta 7,5: eccezionale temporada quella di Nando, sia dal punto di vista del rendimento che da quello della maturazione tecnico-tattica. Reduce da un campionato difficile, caratterizzato da prestazione anonime se non negative, il centrale di Cantaura è stato assolutamente rivitalizzato da Caparros (allenatore che, come mi diceva giustamente Valentino di Calciospagnolo, ha un debole per i difensori grossi e rudi), bravo a recuperarlo e farlo maturare quando Nando sembrava sul punto di perdersi. Il fisico da granatiere lo rende dominatore sulle palle alte e nei contrasti, ma questo era già emerso nelle stagioni passate; il grande passo in avanti è stato compiuto lavorando su tre aspetti, la concentrazione, il miglioramento del senso della posizione e la limitazione degli interventi scomposti e violenti che ne avevano caratterizzato gli esordi. Amorebieta tende ancora a commettere troppi falli, tuttavia è sicuramente migliorato tantissimo dal punto di vista tattico, lascia pochi buchi, è attento allo sviluppo dell'azione avversaria ed è divenuto anche l'elemento del reparto arretrato da cui parte l'impostazione del gioco, in virtù del suo sinistro discreto che gli permette anche sventagliate di 50 metri. Soffre parecchio gli attaccanti piccoli e rapidi, per questo motivo la miglior coppia centrale, a parer mio, è quella che forma con Ustaritz, centrale molto veloce che sa disimpegnarsi bene sugli avversari dal baricentro basso. E' seguito da vicino dal Liverpool e da altre importanti società, ma noi speriamo che possa rimanere all'Athletic per molti anni a venire.

Iraola 7: alcuni detrattori (mi piacerebbe guardarli in faccia, questi Soloni della domenica pomeriggio) hanno criticato la stagione di Andoni, il più utilizzato da Caparros con i suoi oltre 3.000 minuti in Liga, contestandone la scarsa propositività offensiva di quest'anno, lui che è da sempre uno dei terzini di spinta migliori della Liga. Chiacchiere. Anche i muri, infatti, sanno che Jokin non ama i fludificanti (con lui Daniel Alves giocava ala destra) e che limita il compito dei difensori di fascia alla fase di contenimento, concedendo loro solo rare sgroppate quando si verificano determinate condizioni favorevoli (leggi: quando la fascia è scoperta per l'avanzamento del terzino avversario). Lo stesso Iraola ha detto in un'intervista di aver faticato non poco per apprendere tutte le indicazioni difensive del mister, anche perchè era abituato più a portare la palla in avanti con la sua falcata elegante e impetuosa che a preoccuparsi del diretto avversario. Spiace a tutti, me per primo, vedere Andoni costretto per larghi tratti della partita alla mera fase di contenimento, ma va detto che il numero 15 ha risposto più che positivamente alle sollecitazioni del tecnico e ha messo sul piatto un'altra stagione eccellente. Migliorato molto, come detto, in difesa, ha mostrato di non aver perso spunto e precisione nel cross le rare volte in cui aveva libertà di spinta; ha segnato un gol al Valencia e ha servito come sempre diversi assist ai compagni. Incomprensibile, a parer mio, la scelta di Aragones di non chiamarlo per l'Europeo, vista la penuria di terzini destri spagnoli di rilievo (non che mi dispiaccia, anzi, di sicuro a settembre sarà più in forma di altri!).

Aitor Ocio 7: passare da Sarriegi a Ocio è come fare le vacanze per 10 anni in Versilia e ritrovarsi d'improvviso ai Caraibi...un altro mondo. Il contributo del buon vecchio Aitor, cavallo di ritorno dopo la felice esperienza sevillista, si è visto non tanto nelle prestazioni personali, buone ma con qualche passaggio a vuoto, quanto nell'iniezione di esperienza e sicurezza che il centrale di Vitoria ha dato al reparto arretrato. Più che gli interventi e le chiusure, di lui quest'anno ricorderemo l'autorevolezza con cui ha comandato la difesa e gli urlacci che ha riservato ai compagni in occasione dei gol subiti, scene totalmente differenti rispetto alla rassegnazione che albergava davanti ad Aranzubia l'anno passato. Solido, fisicamente roccioso, forma con Amorebieta una coppia imponente che ha nella lentezza il suo tallone d'Achille. Si prospetta per lui un altro anno da chioccia, prima di lasciare il passo ai giovani.

Ustaritz 6,5:
annata non facile per il difensore biscaglino, bravo comunque a conquistare un suo spazio partita dopo partita. Causa titolarità insindacabile della coppia Amorebieta-Ocio, ha avuto un inizio di stagione complicato, nel quale ha goduto di scarsa visibilità e di poche occasioni per emergere; senza abbattersi o lamentarsi, e lavorando anzi con tenacia e costanza, ha via via convinto Caparros che ne ha fatto il suo jolly difensivo prediletto, schierandolo centrale in assenza dei due inamovibili giganti e arrivando addirittura a proporlo quale primo ricambio di Iraola a destra. Veloce, molto bravo in marcatura e nell'uno contro uno, forma con Amorebieta un duo centrale che si completa a meraviglia, come dimostrato in più di un'occasione anche in questa temporada; paga forse un difetto di personalità, una mancanza di esperienza che non gli permette ancora di dirigere la difesa come fa Ocio, ma personalmente ritengo che debba essere Amorebieta il futuro interprete di questo ruolo e credo anche che Nando abbia acquisito quest'anno le competenze necessarie per sostenerlo. Spero dunque che il prossimo anno Usta sia il titolare, con Ocio a dare buoni consigli e a sostituire gli assenti quando si richieda.

Koikili 6,5: ecco un'altra grande rivelazione della stagione. Koikili Lertxundi, 27enne di Otxandio, ex campione di lotta greco-romana, una carriera calcistica tutta spesa sui campi di Tercera e Segunda B, viene preso dal Sestao in estate come rinforzo per il Bilbao Athletic. Caparros lo prova in un paio di amichevoli, si convince delle qualità del giocatore e lo promuove in prima squadra (Del Horno doveva ancora essere tesserato), facendolo esordire in Primera nel derby con l'Osasuna. La seconda giornata, al Camp Nou, è un vero incubo per Koi, ridicolizzato più volte da Messi ed espulso nel finale. Sembra la fine della bella avventura del piccolo terzino sinistro, e invece la forma scandalosa con cui Del Horno si ripresenta a Bilbao concede una nuova occasione a Koikili, che stavolta la sfrutta in pieno e si piazza stabilmente nell'undici titolare dei Leoni. Il gioco di Caparros sembra fatto apposta per esaltare le qualità di lottatore di questo laterale tascabile (1,68x67), rognoso in marcatura, sempre attento e anche difficile da superare a causa del baricentro basso e dell'espolosività nel breve; discreto quando spinge, è dotato di un sinistro pulito, che gli permette di segnare anche una rete. Nel finale accusa una certa stanchezza, che fa recuperare terreno a Del Horno e ne appanna le prestazioni, senza inficiare comunque la valutazione positiva della stagione nella sua interezza, la prima da professionista. La favola è divenuta realtà, complimenti!

Del Horno 5: il grande bocciato della temporada biancorossa è proprio lui, il figliol prodigo, l'uomo tornato da Valencia tra squilli di fanfare e che ha fatto la fine dei pifferi di montagna, che vennero per suonare e furono suonati. La sua parabola è l'esatto contrario di quella di Koikili: dall'Athletic al Chelsea, dal Chelsea al Valencia e ancora nel Botxo, per tentare di ridare slancio ad una carriera impantanatasi tra le secche di comportamenti poco professionali fuori dal campo e di un grave infortuno rimediato nelle fila levantine. Purtroppo per lui, e anche per noi, le serate sono rimaste sui livelli di quelle londinesi, mentre le prestazioni sul terreno di gioco non hanno neppure avvicinato il livello dell'era-Valverde, quando Asier stantuffava senza sosta sulla fascia e realizzava anche diversi gol con i suoi proverbiali colpi di testa su punizione di Yeste. Lento, imbolsito, senza nerbo e anche con poca voglia di lottare, Del Horno si è visto (meritatamente) scavalcare nelle gerarchie di Caparros da un ex terzino di Segunda B e non è riuscito a reagire, dando segnali di ripresa solo a metà del girone di ritorno; sul più bello, però, si è fatto male e ha detto addio al finale di stagione, convincendo la giunta e Jokin a non riscattarlo dal prestito. Una conclusione ingloriosa, la Nemesi perfetta per chi accettò di lasciare Bilbao a caccia di sterline inglesi e ha finito per perdersi per strada. Se il Del Horno futuro sarà come quello di quest'anno, non lo rimpiangeremo.

Exposito, Luis Prieto, Murillo, Zubiaurre s.v.: la scelta di Caparros di puntare su pochi uomini li ha penalizzati e nessuno di loro è arrivato ad avere 10 presenze (peraltro hanno quasi sempre giocato partendo dalla panchina). Dispiace per Luis Prieto, centrale discreto e persona squisita, mentre Exposito e Murillo li ho sempre ritenuti più che scarsi e sono stato ben felice di non vederli in campo. Rebus Zubiaurre: tutti sanno la vicenda in cui l'Athletic si è impelegato per prenderlo, possibile che il suo valore sia stato abbattutto in due anni di panchina e tribuna e non sia stato fatto nulla per inserirlo tra i titolari?

4 commenti:

  1. Sottoscrivo come sempre la tua analisi Edo. Magari un altro difensore veloce ci vorrebbe...che ne pensi? aupa athletic

    Piero

    RispondiElimina
  2. Per ora credo che il settore centrale della difesa sia copertissimo, anche perchè Luis Prieto quasi sicuramente partirà e al suo posto vedrai che Caparros utilizzerà Gurpegi, quando due tra Amorebieta, Ocio e Ustaritz non saranno disponibili. Carlos ha già giocato difensore e ha dimostrato di sapersi disimpegnare bene anche in quel ruolo, dove assicura grinta e una certa velocità nel breve. Poi non dimentichiamo alcuni giovani canterani interessanti (Ramalho su tutti) e non scordiamo che il panorama basco attuale offre ben poco, visto che i migliori difensori centrali ce li ha l'Athletic. L'unico decente mi sembra Mikel Gonzalez della Real, ma sinceramente non cambierai nemmeno il mignolo di Usta per lui.

    RispondiElimina
  3. Ciao Edo,

    ti ringrazio del link.

    Ti ho linkato anch'io. Sarebbe bello fare un post sull'Athletic Bilbao. Se mi dai un input magari lo costruisco.

    Ci scriviamo presto.
    Ciao.

    RispondiElimina
  4. Valentino: i miei giudizi su centrocampo e attacco li vedrai prossimamente, a partire da oggi, però siamo d'accordo più o meno su tutto ;)

    Ottime le considerazioni sul gioco della squadra, che condivido e sottoscrivo. Dopo il pagellone ci sarà un post anche su questo.

    Grazie del contributo!

    RispondiElimina