venerdì 9 agosto 2013

Chiuso per ferie.


Cari lettori, le mie (meritate?) ferie stanno per cominciare, dunque vi saluto e vi avviso che il blog resterà chiuso fino all'ultima settimana di agosto. Vista la natura del viaggio per me sarà molto difficile pubblicare qualcosa anche tramite Facebook e Twitter, ma in ogni caso siete liberi di utilizzare questo spazio per commentare e scambiarvi informazioni sull'Athletic; chiaramente la moderazione sarà assente, perciò vi invito a scrivere nel modo più corretto possibile (so che è una raccomandazione pressoché inutile, ma è sempre meglio farla). Buone vacanze, beti aupa Athletic!

martedì 6 agosto 2013

Il punto sulla cantera.


Santa Maria de Lezama (foto Euro.stades.ch).

Com'è ormai tradizione da qualche anno, a fine stagione mi è sembrato doveroso tracciare una panoramica sulle nostre tre principali squadre giovanili, Bilbao Athletic, Basconia e Juvenil de Honor: il futuro della prima squadra si trova infatti a Lezama, e cercare di capire quali sono i prospetti più interessanti della nostra cantera è quasi un obbligo per ogni appassionato. Anche stavolta, non potendo chiaramente guardare direttamente le squadre, mi sono avvalso del fondamentale blog La Cantera del Lezama per reperire tutte le informazioni sui giocatori; colgo dunque l'occasione per ringraziare Javi, ideatore e curatore principale di quello che è diventato, a tutti gli effetti, il portale del calcio giovanile biancorosso, e vi linko anche il suo profilo twitter, sempre ricco di notizie e spunti interessanti. C'è però una novità rispetto al passato: il pezzo sullo Juvenil è stato infatti scritto da Matteo aka John Blasa, lettore e commentatore storico del blog con una passione e una competenza sconfinate nel campo della cantera; spero che questa prima collaborazione sia solo un inizio, perché avrei sempre voluto aprire una finestra costante sul mondo delle giovanili biancorosse ma l'assenza di tempo (è già tanto se riesco a scrivere della prima squadra in modo più o meno regolare...) me l'ha sempre impedito. Ringrazio quindi anche Matteo e vi invito senza ulteriori indugi a immergervi nel fantastico mondo di Lezama. Buona lettura!

Juvenil de Honor 2012-13
La temporada si è appena conclusa per i nostri giovani made in Lezama, motivo di orgoglio e nostro principale serbatoio per il passaggio nelle nostre squadre satellite, il Basconia ed il Bilbao Athletic. In quest'ultima stagione è stata la leva 1994/95 a dominare, con i classe '94 all'ultimo anno prima dell'obbligato salto di categoria, ed anche qualche 1996 già troppo abile per affrontare i pari età. Il lungo cammino in campionato ha mostrato per l'ennesima volta la bontà del vivaio che abbiamo a disposizione: sotto la guida dell'allenatore Gontzal Suances, di Armando per i portieri e del delegato Josu Larrazabal, abbiamo conquistato la vittoria nel Campionato Regionale basco, uno dei sette raggruppamenti della divisione nazionale Juvenil. Al termine del campionato si è svolta una sorta di playoff tra le prime dei gironi, più la vincente degli spareggi tra le migliori seconde, per determinare il campione assoluto, ma per nostra sfortuna siamo usciti già al primo turno contro un magistrale Siviglia, che andrà poi a diventare Campeon Juvenil Nacional. Questo risultato non inficia però il giudizio sulla grande annata dei nostri talenti, che meritano un voto elevatissimo per aver letteralmente dominato il proprio gruppo, conquistato con due turni di anticipo con 21 vittorie, 6 pareggi e solamente 3 sconfitte nelle 30 partite regolari, con 81 gol fatti e 27 subiti! Miglior giocatore giovanile è stato senza dubbio il coloured Iñaki Williams, pitxitxi grazie a 31 reti in 31 partite (playoff inclusi, 35 reti totali contando le coppe), attaccante con una velocità e uno strapotere fisico incredibili; il classe '94 militerà in questa temporada nel Basconia, in attesa di maturare e di ricevere la chiamata più importante. Un altro elemento fondamentale è stato l'eclettico centrocampista offensivo mancino Asier Etxaburu, il più dotato di due fratelli gemelli, autore di 9 reti liguere e di numerosi assist per Williams, anche lui attualmente al Basconia. Jurgi Oteo, trequartista/ala classe '96, brucia le tappe: 31 partite in campionato e 8 gol, sembra già un predestinato e approda ai gialloneri ben 2 anni prima dei pari età del Juvenil. Altra colonna della squadra è stato il difensore Yeray Alvarez, classe '95, muro della nostra difesa e sempre presente, in coppia con Imanol Corral o con il capitano Ander Santamaria. I due baschi francesi Maecky Lubrano e Yanis Rahmani, rispettivamente difensore e centrocampista di discrete doti, entrambi '95, sono stati spesso chiamati in causa e si sono egregiamente mossi in campo. Per quanto riguarda gli altri, Jon Ander Felipe e Alex Remiro si sono divisi il compito di portiere, giocando discretamente entrambi ma senza stupire a livello di Kepa. Il terzino sinistro Urtzi Iriondo, molto forte in proiezione offensiva, il centrale Unai Bilbao (fermo praticamente tutto l'anno per gli infortuni) e il solido laterale destro Jon Agirrezabala hanno completato il pacchetto arretrato. A centrocampo, la mezzapunta Unai Lopez ha incantato con la sua classe sopraffina, tanto da essere passato al Basconia già a metà anno (ora è nella rosa del Bilbao Athletic); i mediani Iker De Eguino e Gorka Iturraspe (fratello di Ander) hanno mostrato discreta affidabilità, mentre il promettentissimo Ander Mediavilla ha dovuto fare i conti con la seconda rottura del crociato in un anno e mezzo. In attacco, l'esterno offensivo Iker Revuelta è stato spesso utilizzato come cambio in corsa nonostante le grandi qualità, il meno talentuoso Jagoba Borja ha invece cominciato da titolare per finire in panchina negli ultimi due mesi. Il bomber Gorka Santamaria, sul quale si riversano molte delle speranze per la delantera futura dell'Athletic, è stato chiamato solo per i playoff, dove la squadra purtroppo è uscita sconfitta a causa di un'autorete di Gorka Iturraspe all'88' minuto dopo il pareggio di Jurgi Oteo, in una gara casalinga sfortunatissima che non ci ha visto demeritare per nulla contro coloro che sarebbero divenuti poi i campioni di categoria. La maggior parte dei talentini citati sono passati in Tercera con il Basconia, mentre qualche giovane elemento che ha avuto solo poche occasione entrerà in pianta stabile nel gruppo nella stagione in corso: si tratta di elementi di assoluto talento, vere e proprie promesse del calibro di Xiker, Mediavilla, Villalibre, Aspiazu, Lander Hernande e Zaton, più qualche giocatore più esperto a cui verrà data una seconda chance come Rahmani, Ander Santamaria e Iker Revuelta, in attesa che sboccino i futuri campioncini scuola Lezama... una certezza per il futuro zurigorri! Aupa txapeldunak!
Stagione 2013/2014
Arrivi: Julen Uriguen (Gernika); Camilo Bobadilla (Danok Bat); Unai Etxebarria (Getxo); Xiker Ozerinjauregi, Gorka Ruiz, Andoni Lopez, Iñigo Cordoba, Lander Hernandez, Jon Aspiazu, Imanol Freije, Mikel Zaton, Asier Villalibre (Juvenil Nacional); Iñigo Baqué, Asier Parra (Cadete A).
Partenze: Corral, Etxaburu, Iturraspe, Jon Ander Felipe, Remiro, Yeray, Williams, Jurgi, Agirrezabala, Urtzi Iriondo, De Eguino, Unai Bilbao (Basconia); Borja (Sodupe, prestito).
Rosa: Markel Areitio, Unai Etxebarria (portieri); Maecky Lubrano, Ander Santamaria, Xiker, Andoni Lopez (difensori); Yanis Rahmani, Mediavilla, Revuelta, Uriguen, Gorka Ruiz, Iñigo Cordoba, Baqué, Jon Aspiazu, Freije, Zaton, Parra (centrocampisti); Camilo, Lander Hernandez, Villalibre (attaccanti).

Basconia
Nell'anno del centenario abbiamo purtroppo dovuto registrare la seconda stagione consecutiva non all'altezza delle aspettative per il club giallonero, che ha pagato oltremodo una rosa troppo corta e una difesa che, fin dal precampionato, era sembrata agli esperti di Lezama il vero punto debole della squadra. Peccato per quei giocatori promossi prima del tempo dal Juvenil la cui progressione si è un po' bloccata, per i quali c'è dunque il rischio di vedersi superare dagli ottimi prospetti in arrivo dallo Juvenil de Honor.
Portieri: il reparto probabilmente migliore. Fino a metà stagione il titolare è stato Kepa Arrizabalaga, la più grande promessa di Lezama nel ruolo, poi promosso nel Bilbao Athletic a causa dell'infortunio occorso a Serantes; da quel momento Urtzi Erleaga e Alex Remiro si sono alternati, dimostrando di possedere ottime qualità (soprattutto il secondo). Per quest'anno, conferma di Remiro e promozione di Jon Ander Felipe dallo Juvenil.
Difesa: come detto in apertura, le maggiori delusioni si sono concentrate in questo settore. C'erano molte aspettative riguardo al terzino destro Markel Etxeberria e al centrale Oscar Gil, ma per vari motivi (il primo per cattivo rendimento, il secondo a causa degli infortuni) entrambi non hanno mantenuto le promesse. Degli altri tre centrali, Mikel Fernandez è stato discreto nonostante i numerosi problemi fisici, Unai Elgezabal ha sofferto parecchi infortuni e Asier Molinos ha offerto un rendimento piuttosto scadente. Il terzino sinistro (ma impiegato anche nel mezzo) Ander Artabe è stato il migliore del reparto, mentre l'altro laterale sinistro Eneko Zabaleta non è stato all'altezza della situazione.
Centrocampo: una delle "perle" della cantera, Iker Undabarrena, era l'osservato speciale in questa zona del campo e, nonostante un calo fisiologico nel finale, ha dimostrato di essere un progetto di giocatore davvero eccellente. Un regista ( ma non solo) dalle straordinarie qualità tecnico-tattiche, probabilmente il centrocampista di Lezama più completo e con maggiori possibilità di approdare in prima squadra. Accanto a lui si sono disimpegnati con buona disinvoltura Nestor Salinas e Martin Bengoa, mentre Aitor Kortabitarte, una seconda punta riadattata, ha faticato moltissimo, pagando a caro prezzo l'uniformazione delle giovanili al 4-3-3 della prima squadra. Chi si è messo in luce è invece Unai Lopez, già citato nella parte riguardante lo Juvenil e che ha confermato in Tercera tutte le sue potenzialità; per quanto riguarda i giocatori di fascia, a destra Iñigo Lekue si è fatto preferire al portoghese Victor Monteiro, mentre a sinistra il classe '95 Aitor Seguin, giocatore di cui si parla ormai da alcuni anni, ha iniziato forte per poi calare a metà stagione, proprio come fatto da quasi tutti i suoi compagni di squadra.
Attacco: stagione strepitosa per Sabin Merino, attaccante polivalente (può giocare da prima punta o, all'occorrenza, sulla fascia) che ha tutto per diventare un giocatore di prima fascia pur essendo molto meno noto, ad esempio, del più reclamizzato Guillermo. 16 reti in 34 partite lo hanno portato dritto al Bilbao Athletic, dove speriamo possa confermarsi vista l'attuale penuria di punte basche. Gorka Santamaria resterà invece al Basconia: attaccante molto giovane (è un altro classe '95) e dotato di un senso del gol straordinario, è stato frenato quest'anno da un grave infortunio, senza il quale avrebbe segnato molto più delle 11 reti in 27 partite di campionato collezionate a fine stagione; resta comunque un prospetto interessantissimo, senza dubbio uno dei centravanti più forti di tutte le giovanili biancorosse.
Stagione 2013/2014
Arrivi: Corral, Etxaburu, Iturraspe, Jon Ander Felipe, Remiro, Yeray, Williams, Jurgi, Agirrezabala, Urtzi Iriondo, De Eguino, Unai Bilbao (Juvenil de Honor); Mikeldi Jimeno (Balmaseda); Iñigo Barrenetxea (Danok Bat).
Partenze: Urtzi, Molinos, Etxeberria, Gil, Mikel Fernandez, Artabe, Lekue, Salinas, Unai Lopez, Undabarrena, Sabin (Bilbao Athletic); Zabaleta (Arenas); Kortabitarte (Portugalete).
Rosa: Alex Remiro, Jon Ander Felipe (portieri); Agirrezabala, Corral, Elgezabal, Yeray, Urtzi Iriondo, Unai Bilbao (difensori); Bengoa, Barrenetxea, Etxaburu, Iturraspe, De Eguino, Seguin, Monteiro, Jurgi, Jimeno (centrocampisti); Gorka Santamaria, Williams (attaccanti).

Bilbao Athletic
Temporada strepitosa per i ragazzi di Ziganda, capaci non solo di raggiungere i playoff promozione dopo un'assenza decennale, ma anche di regalare prestazioni di qualità eccellente grazie a un gioco fluido e propositivo, degno davvero di palcoscenici migliori. I cachorros, inseriti in un gruppo di ferro (basti pensare che due delle quattro promosse in Segunda sono venute da lì), hanno fatto una magnifica figura di fronte a corazzate come Eibar e Alaves, e solo una buona dose di sfortuna li ha privati della vittoria in semifinale con l'Huracan Valencia; poco importa di quella sconfitta ai rigori, però, perché il vero trofeo per una squadra filial è la creazione di giovani calciatori in grado di competere al livello più alto, e in tal senso il Bilbao Athletic ha sicuramente portato a casa un risultato di assoluto prestigio.
Portieri: fino al l'infortunio di febbraio che gli ha fatto perdere tutto il resto della stagione, Jon Ander Serantes ha offerto un rendimento impeccabile, pur essendo consapevole di non avere futuro in prima squadra. Kepa Arrizabalaga, chiamato a sostituirlo, ha alternato buone prestazioni a qualche insicurezza tipica dell'età, mentre Gorka Magunazelaia non è sembrato possedere il livello qualitativo richiesto per salire ulteriormente di livello.
Difesa: Unai Albizua, il capitano, è stato fantastico tutto l'anno, e si è senza dubbio meritato la convocazione per il precampionato della prima squadra e, successivamente, la chiamata dell'Alaves, con cui dovrebbe firmare a giorni. Al suo fianco si sono disimpegnati con ottimi risultati Aymeric Laporte, a metà stagione passato stabilmente alla prima squadra, e Jon Garcia, confermatosi difensore di estrema affidabilità come già era stato nel Basconia. Passando ai laterali, a sinistra Enric Saborit (giocatore da anni sotto i riflettori) ha disputato una buona stagione pur non avendo ancora espresso appieno il suo potenziale, mentre la sua riserva Egoitz Magdaleno ha giocato pochino ma ha lasciato intravedere ottime qualità; a destra, Unai Bustinza si è confermato terzino solido e propositivo, perfettamente in grado di sostituire uno Jonas Ramalho aggregato quasi tutto l'anno con la prima squadra (ma quando ha giocato è sempre stato uno dei migliori). Diego Royo ha giocato pochissimo dovendo recuperare da un brutto infortunio e, nonostante appena un paio d'anni fa fosse indicato tra i canterani più promettenti, ha purtroppo chiuso qui la sua storia in biancorosso.
Centrocampo: senza dubbio il reparto più ricco di elementi di talento dell'intera rosa, come dimostra il fatto che due dei migliori (Javier Eraso e Alvaro Peña, a dire il vero un po' troppo discontinuo) abbiano dovuto lasciare Bilbao a causa della sovrabbondanza di centrali di qualità. Il migliore della stagione è stato senza dubbio Erik Moran: centrocampista di buona tecnica e grande senso tattico, ha disputato una temporada strepitosa e si è guadagnato prima l'esordio con i Leoni in Coppa UEFA, quindi la convocazione di Valverde per il precampionato, con Txingurri che ha deciso (è notizia di ieri) di confermarlo nei 25 che disputeranno la prossima Liga. A brillare di luce propria è stato anche il talento di Ager Aketxe, mancino educatissimo in grado di disimpegnarsi come mezzala, trequartista o esterno offensivo; piede sopraffino e gran visione di gioco, è uno dei maggiori indiziati per un futuro salto in prima squadra. Molto positiva anche la stagione di Iñigo Eguaras, classico mediano di contenimento che in campo si fa sempre sentire (e nell'Athletic il solo Gurpegi ha caratteristiche del genere), mentre Iñigo Ruiz de Galarreta è rimasto ai box tutto l'anno causa infortunio. Per quanto riguarda le ali, da sottolineare la grandissima stagione di Jonxa Vidal, piccoletto rapidissimo, dotato di un gran dribbling e molto freddo davanti al portiere, insomma un altro elemento da tenere in grande considerazione; Asier Goti, in possesso di un gran fisico, ha invece ribadito di non avere mezzi tecnici adeguati per salire di categoria. Molto bene l'ex Real Sociadad Alain Eizmendi, comunque chiuso in prospettiva prima squadra, mentre Igor Martinez non ha trovato spazio neppure nel filial. Infine la grande speranza di questo settore del campo, Iker Guarrotxena: ala classica, è un giocatore che risalta per dribbling e tecnica, senza dimenticare l'ottimo rapporto tra minuti giocati e gol; se completerà il suo processo di maturazione, potrebbe diventare a breve un punto di riferimento per il Bilbao Athletic, e non solo.
Attacco: finalmente Guillermo! Il giovane centravanti bilbaino, indicato da anni come possibile crack, dopo alcune stagioni in ombra si è ritagliato un ruolo da protagonista nel grande campionato dei cachorros: balbettante all'inizio, è letteralmente esploso nella seconda parte della stagione, durante la quale ha segnato gran parte dei suoi 13 gol totali; ancora deve maturare fisicamente e mentalmente, ma la sua annata è stata una conferma di cui c'era un gran bisogno. Le grandi prestazioni di Guille hanno relegato ai margini Lander Yurrebaso, che ha perso via via spazio con il procedere della temporada, mentre Ion Etxaniz, atteso con grande curiosità dopo lo splendido campionato giocato l'anno scorso in prestito al Sestao, a causa di un grave infortunio non è mai sceso in campo (il fatto che i responsabili di Lezama abbiano deciso di tenerlo in rosa anche per questa stagione è comunque positivo).
Stagione 2013/2014
Arrivi: Urtzi, Molinos, Etxeberria, Gil, Mikel Fernandez, Artabe, Lekue, Salinas, Unai Lopez, Undabarrena, Sabin (Basconia); Arnaez (Amorebieta); Mario Barco (UD Logroñes); Jon Iru (Sestao).
Partenze: Serantes, Goti (Barakaldo); Eraso (CD Leganes); Peña (Lugo); Eizmendi (Eibar, in prestito dalla Real Sociedad); Royo (svincolato); Yurrebaso (svincolato); Igor Martinez (Mirandes); Albizua, Moran, Ruiz de Galarreta, Laporte, Ramalho (Athletic).
Rosa: Arrizabalaga, Maginazelaia, Urtzi (portieri); Arnaez, Artabe, Bustinza, Etxeberria, Jon Garcia, Magdaleno, Saborit (?), Gil, Mikel Fernandez, Molinos; Aketxe, Eguaras, Jon Iru, Guarrotxena, Vidal, Lekue, Salinas, Unai Lopez, Undabarrena (centrocampisti); Barco, Etxaniz, Guillermo, Sabin (attaccanti).

venerdì 2 agosto 2013

Il pagellone 2012/2013: il mister.



Bielsa 6: non è facile dare il voto ad un proprio mito. Perché con i miti, non è difficile ammetterlo, non si è mai obiettivi: si rischia di essere sempre troppo teneri, oppure di sconfinare nell'ipercriticità proprio per tentare di apparire più imparziali di quel che si è. Il mio pensiero su Bielsa è noto ai frequentatori abituali del blog, ma in ogni caso qui lo trovate esposto nella miglior maniera di cui sono stato capace (link). In questo breve post vorrei evitare di ripetere concetti già espressi decine di volte, per cui mi concentrerò solo sull'analisi nuda e cruda di ciò che il Loco ha fatto sulla panchina dell'Athletic nella stagione appena trascorsa; o meglio, cercherò di concentrarmi al massimo sui dati oggettivi, anche se, come dicevo in apertura, non è detto che ci riesca. Non è stata una temporada facile per l'allenatore di Rosario, resosi subito protagonista di un pesante screzio con la società a causa dei lavori di Lezama (qui il post che scrissi all'epoca); da lì in avanti niente è andato per il verso giusto, sia dal punto di vista sportivo che da quello relazionale (con la Giunta Urrutia, s'intende, perché la maggioranza della tifoseria lo ha amato e lo ama alla follia), e la sua esperienza alla guida degli zurigorri si è conclusa, come tutti sapete, in maniera brusca e piuttosto polemica. Ma che giudizio dare alla capacità di gestione di Bielsa durante quest'annata burrascosa? Io sono per la sufficienza piena (avrei voluto alzare il voto, ma penso che in quel caso non avrei tenuto fede ai miei proclami di oggettività). Sì, è stato rigido nel non voler cambiare schema e sistema di gioco anche di fronte a rovesci clamorosi; sì, non ha gestito nella maniera migliore alcune situazioni delicate (non solo Llorente, ma anche il dualismo Iraizoz-Raul); sì, non ha ottenuto risultati all'altezza dell'anno precedente; sì, ha diviso l'ambiente come mai nessuno prima di lui; e sì, ha dato l'impressione di aver calibrato male il lavoro fisico (questo già a partire dalla prima stagione). Sono d'altronde i suoi difetti atavici, e niente e nessuno riuscirà mai a limarli (e per fortuna: il bello di Bielsa è il suo carattere unico). Credo però che ben pochi allenatori, messi nella stessa situazione nella quale si è trovato lui, sarebbero riusciti a uscirne così bene: perché l'Athletic, per come si erano messe le cose a un certo punto della temporada, ha veramente fatto un mezzo miracolo a salvarsi senza dover aspettare l'ultima giornata. Qui bisogna fare un piccolo inciso per dare a Urrutia ciò che è di Urrutia: un altro presidente avrebbe forse ceduto alle sirene che chiedevano a gran voce l'esonero dell'allenatore (e confesso che, dopo l'1-3 nel derby con la Real, anche a me quella era sembrata una soluzione fattibile), lui invece ha tenuto duro e ha probabilmente evitato guai peggiori; i salvatori della patria in realtà finiscono spesso per fallire miseramente, e per fortuna ci siamo risparmiati cose come Lotina al Villarreal o, per restare in Italia, Cavasin alla Samp. Con piglio ferreo e un'estrema convinzione nelle proprie idee, condita da quella dose di buona sorte indispensabile per ogni condottiero di successo (Napoleone dixit), Bielsa ha tirato l'Athletic fuori dalle sabbie mobili e ha mantenuto abbastanza agevolmente la categoria, risultato che a febbraio sembrava tutto fuorché scontato. Per me è un grandissimo merito, e il fatto che molti non si rendano del calibro di quest'impresa la rende ancora più grande: significa infatti che tutto è parso meno complicato rispetto al famigerato "biennio nero", mentre in realtà il contesto era molto, molto simile. Sarà stato per il carisma immenso dell'allenatore, o forse per i ricordi dei fasti dell'anno precedente, fatto sta che nessuno ha mai avuto davvero la percezione di poter retrocedere; in cuor nostro sapevamo tutti che Bielsa avrebbe salvato la squadra e avevamo una cieca fiducia in lui anche nei momenti più duri (nonostante sbandamenti passeggeri, come quello che ho confessato poc'anzi). E il Loco, alla fine, non ci ha deluso. Scusate se è poco.