lunedì 2 febbraio 2015

21a giornata: Levante 0-2 Athletic.


Aduriz dopo il primo gol: il numero 20 è stato ancora decisivo (foto Athletic-club.eus).

Levante UD: Mariño; Morales, Vyntra, El Adoua, Juanfran; Camarasa, Simão Mate (46' Diop); Xumetra, Víctor Casadesús, Ivanschitz (56' Uche); David Barral (70' Rubén García).
Athletic Club: Iraizoz; Iraola (90' Etxeita), Gurpegi, Laporte, Balenziaga; Iturraspe, Mikel Rico, De Marcos; Unai López (46' Susaeta), De Marcos, Muniain (78' San José); Aduriz.
Reti: 49' e 90' Aduriz.
Arbitro: Hernández Hernández (Colegio Canario).

Per una squadra abbacchiata e con evidenti problemi di fiducia, l'unica cura possibile è ritrovare la vittoria: un vecchio adagio la cui validità è stata ridimostrata negli ultimi quattro giorni dall'Athletic. Ai Leoni, che non ottenevano un successo in campionato da novembre, passare il turno in Coppa giovedì scorso è indubbiamente servito per acquisire un minimo di convinzione in più rispetto alle ultime, miserrime esibizione nella Liga, e tanto è bastato per ottenere una vittoria al Ciutat de Valencia che vale tanto oro quanto pesa.
Intendiamoci, il paziente è lungi dalla completa guarigione: nel primo tempo gli zurigorri, dopo un inizio promettente (e una traversa clamorosa colpita da Muniain), si sono progressivamente spenti, vittime delle proprie paure prima ancora che delle offensive del Levante. Volenterosi ma con ben poca qualità media, gli uomini di Alcaraz sono comunque riusciti a creare almeno un paio di buone occasioni da rete, tutto ciò mentre i biancorossi non riuscivano a servire un solo pallone decente a uno dei migliori centravanti del campionato. Valverde, a dirla tutta, ci ha messo del suo con la formazione iniziale: se il cambio Gurpegi-Etxeita era motivato (Xabi, diventato padre sabato, non aveva riposato molto), sinceramente non si capisce perché insistere con Unai López a destra, dov'è fuori dal gioco e non riesce a incidere, o per quale motivo non riproporre il positivo Beñat visto contro il Málaga. Per fortuna Txingurri, da tecnico intelligente qual è, ha rimediato all'intervallo, inserendo Susaeta per il giocane cachorro; è bastata questa semplice mossa per dare una scossa a tutta la squadra, scossa che peraltro ha avuto effetti immediati sulla partita. Prima lo stesso Susaeta è andato a pochi centimetri dal gol, con Mariño a fermare sulla linea il pallone calciato da Markel, quindi Aduriz ha firmato il vantaggio bilbaino con un'azione da mostrare a tutti i giovani con velleità da centravanti: perno sul difensore, controllo spalle alla porta di destro e girata vincente di sinistro. Una rete da applausi, che ha mostrato ancora una volta come l'Athletic dipenda in maniera viscerale dal suo numero 20. Trovato il vantaggio, i Leoni hanno giocato con più tranquillità e hanno sfiorato il raddoppio con Muniain, che si è divorato un gol fatto con un colpo di testa sciagurato. Non chiudere il match è stato senza dubbio l'aspetto più negativo del secondo tempo, in quanto il Levante nel finale è cresciuto ed è andato vicino al pareggio; per fortuna Iraizoz, in grande spolvero, ha salvato due volte in rapidissima successione su Xumetra e Rubén García. La seconda rete biancorossa è arrivata proprio al 90' col solito Aduriz, premiato stavolta da un filtrante di lusso di un ottimo Susaeta, ed è servita per evitare il prevedibile arrembaggio finale dei padroni di casa.
A Bilbao si torna a respirare, dunque. Adesso è necessario dare continuità alle prestazioni e ai risultati, perché la zona "calda" della classifica è ancora pericolosamente vicina. La prossima partita col Barça sarà proibitiva, ma provarci è d'obbligo.

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